Camorra: Katia e Teresa del ‘nuovo clan Bidognetti’ condannate a 6 e 3 anni

E’ arrivata la sentenza per Katia e Teresa Bidognetti, figlie del capoclan dei Casalesi Francesco alias ‘Cicciotto e mezzanotte’, accusate, assieme ad altri 26 imputati, di estorsione ed associazione camorristica.

Lo scorso maggio, il pubblico ministero della DDA Alessandro D’Alessi aveva chiesto per le due rispettivamente 15 e 6 anni di reclusione.


L’arresto di Katia Bidognetti avvenuto a Formia nel 2017

Il giudice Perrella ha inflitto, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, 6 anni per Katia Bidognetti; 3 anni e 4 mesi per Teresa Bidognetti; 15 anni per Dionigi Pacifico; 9 anni per Ciro Aulitto di Castel Volturno; 7 anni e 8 mesi per Antonio Baldascini di Casal di Principe; non doversi procedere per Giuseppe Basco di Frignano in quanto già giudicato; 11 anni per Giuseppe Bianchi; 8 anni e 4 mesi per Luigi Bitonto di Castel Volturno; 4 anni e 4 mesi anni per il pentito Stanislao Cavaliere; 8 anni e 4 mesi anni per Gabriele Cioffi di San Nicola la Strada; 8 anni e 4 mesi per Domenico D’Alterio di Castel Volturno; 7 anni e 8 mesi anni per Raffaele Manfredi di Casal di Principe; 8 anni e 4 mesi anni per Carlo Taurino di Mondragone; 6 anni e 6 mesi per Ciro Taurino di Mondragone; 8 anni, 10 mesi e 20 giorni per Umberto Maiello di Casal di Principe; 8 anni, 10 mesi e 20 giorni per Vincenzo Schiavone di Casal di Principe; 7 anni, 9 mesi e 10 giorni per Mirco Feola di San Nicola la Strada; 8 anni e 10 mesi per Francesco Puoti di San Cipriano d’Aversa; 8 anni 4 mesi per Giacomo Simonetti di San Cipriano d’Aversa; 8 anni e 10 mesi per Carmine Micillo di Castel Volturno; 6 anni per Vincenzo Bidogonetti di Casal di Principe; 12 anni per Gaetano Cerci di Castel Volturno; 11 anni per Amerigo Quadrano; 5 anni per Orietta Verso di Parete; 7 anni per Luigi De Luca; 9 anni e 8 mesi per Vincenzo De Luca di Casal di Principe; 6 anni per Giuseppe Verrone; assolto Giovanni Lubello di Casal di Principe.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di estorsione ai danni di imprenditori di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno, Cellole, Castel Volturno, Acerra e Roma. Nel mirino degli esattori del clan era finita anche una prostituta albanese residente a Giugliano.

Il clan si stava organizzando negli ultimi anni anche attorno alle figure parentali del boss, come ad esempio Katia, arrestata nel mese di febbraio 2017 a Formia nel corso di una vasta operazione che ha toccato anche L’Aquila, Casal di Principe e Parete, nei confronti di affiliati al clan casalese dei Bidognetti.

Furono trentuno i provvedimenti restrittivi, la maggior parte a carico delle donne del clan, per i reati di associazione mafiosa, ricettazione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.