Come non detto. Gli indagati arrestati nell’inchiesta “Alba Pontina” con l’accusa di aver dato vita a un sodalizio di stampo mafioso operante a Latina restano dove sono, ristretti tra carcere e domiciliari.
Il Riesame si era pronunciato annullando l’ordinanza di custodia cautelare, ritenuta viziata da “copia e incolla”, e quindi dalla mancanza di una valutazione autonoma rispetto la tesi del pm, ma dalla Procura è stato chiesto ed ottenuto un nuovo provvedimento. Emesso in tempi da record nella serata di lunedì, nell’arco di una manciata di ore, dallo stesso gip capitolino che aveva firmato il primo, Antonella Minunni. Scarcerazioni evitate, dunque, per i Di Silvio e gli uomini del loro presunto clan.