Uccise la collega delle Poste: pena ridotta in Appello. Da 16 anni a 6

I carabinieri all'interno del multipiano dove è avvenuta l'aggressione

Con la decisione dei giudici del secondo grado, dieci anni in meno per la formiana Arianna Magistri, condannata per aver ucciso la collega di Poste Italiane Anna Maria Coviello spingendola dalla scale del parcheggio multipiano di Sperlonga, dopo l’ennesimo testa a testa per futili motivi.

Una riduzione di pena disposta dalla prima sezione della Corte di Assise di Appello di Roma, che ha assolto la Magistri dal reato di stalking, ma soprattutto inquadrato nuovamente l’accusa principale. L’omicidio della collega è stato riqualificato in preterintenzionale, anziché volontario.


Mentre il Procuratore generale chiedeva 28 anni di reclusione, la Corte giudicante ha invece accolto il ricorso dei difensori della donna, gli avvocati Cardillo Cupo e Lo Castro, condannandola a 6 anni. Una pena che continuerà agli arresti domiciliari.

In primo grado, nell’aprile dello scorso anno, il giudice del Tribunale di Latina Mara Mattioli aveva invece emesso una sentenza che le infliggeva 16 anni.

La collega uccisa, originaria di Castelforte ma residente a Terracina, venne a mancare in un letto del “Goretti” di Latina, ad una settimana dall’aggressione subìta per mano della Magistri, seguita a uno dei tanti banali litigi avvenuti sul posto di lavoro. L’ufficio postale sperlongano, a due passi dal parcheggio interrato teatro dei fatti.