“Scoperti gli autori di 3mila reati”. In occasione del 204° anniversario dell’Arma, il bilancio dell’ultimo anno

Si sono tenute ieri anche a Latina, sullo sfondo di Piazza del Popolo, le celebrazioni per il 204° anniversario dell’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia, a cui hanno preso parte il Prefetto di Latina Maria Rosa Trio e le massime autorità civili, della magistratura, militari e religiose provinciali, ha visto schierato una reparto di formazione composto da una rappresentanza di militari in servizio presso il Comando provinciale, dei comandanti di Stazione e dei reparti specializzati, nonché alcuni mezzi storici in uso all’Arma negli anni ‘50 e ‘80.


Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del comandante generale dell’Arma, il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale, ha commemorato l’evento soffermandosi sull’importanza del servizio quotidiano svolto dalle Stazioni, dalle unità Radiomobili e dagli altri Nuclei dell’Arma sottolineandone “il prezioso, insostituibile ruolo nel garantire la sicurezza” dei cittadini. “Il proficuo dialogo e la partecipazione attiva alla vita delle comunità che connotano il servizio istituzionale, non meno che la prevenzione e la repressione dei reati, fanno dei reparti dell’Arma un punto di riferimento costante, un luogo di ascolto e di accoglienza, presidio di legalità e di rassicurazione sociale a tutela delle fasce più deboli della popolazione; un’attività oscura e continua, che connota quella che è stata definita ‘la forza della diuturnità'”.

Un saluto particolarmente affettuoso è andato alle famiglie dell’Arma, vicine ogni giorno ai militari, di cui condividono sacrifici e soddisfazioni. Un commosso pensiero è stato indirizzato a tutti i Carabinieri della provincia caduti e feriti nell’adempimento del dovere e alle loro famiglie, intorno alle quali l’Arma si stringe con rispetto ed affetto. Non è mancato un pensiero per Alessia e Martina Capasso, le sorelline uccise a Cisterna dal padre carabiniere.

“Da 204 anni l’impegno di fedeltà al Paese è basato sulle stesse meravigliose motivazioni e sul medesimo desiderio di servire il bene comune in silenzio, per l’intima, autentica convinzione di operare per la causa più giusta”, si è tenuto a ricordare durante la cerimonia. “’I Carabinieri non sono altro che autentici figli del popolo, preposti alla tutela delle leggi e dei cittadini’, scrisse il generale Brunetto Brunetti, allora comandante dell’Arma dei Carabinieri Reali, nel suo ordine di servizio del maggio del 1946, diramato per il referendum sulla forma istituzionale repubblicana”.

A seguire i dati. Nell’ultimo anno, i reparti dell’Arma dislocati nella provincia hanno perseguito il 74% degli illeciti penali consumati nel territorio provinciale scoprendo gli autori di oltre 3mila reati. Sono stati ottenuti importanti risultati investigativi, compiendo quattro grandi operazioni antidroga (“miriade” ad Aprilia, “giove” a Terracina, “Appio Claudio” a Fondi, “Amnèsia” tra Fondi, Latina e Roma), sequestrando beni per oltre 30 milioni di euro, e assicurando alla giustizia gli autori degli efferati omicidi di Gloria Pompili, Luca Palli e Armando Martufi. “Va, poi, ricordato il grande impegno profuso per assicurare i molti risultati meno eclatanti ma sicuramente vicini alle esigenze del cittadino, anche nei settori d’intervento dei reparti specializzati (Forestali, Nas, Ispettorato del Lavoro, Tutela Patrimonio Culturale)”.

Nel corso dell’appuntamento sono state consegnate 9 ricompense a militari del Comando Provinciale distintisi nel corso di operazioni di servizio e in piccole, grandi azioni quotidiane, a testimonianza del sincero e tangibile apprezzamento per la professionalità con cui essi svolgono la loro missione.

 A PAGINA 2 – I CARABINIERI PREMIATI