CasaPound Fondi attraverso la sua portavoce cittadina, Francesca Mafale, rivendica quello che “politicamente è un successo per l’intero movimento”, ovvero l’indagine che ha portato all’arresto del presidente della cooperativa “La Ginestra” e dell’omologo dell’Azalea, insieme ad altri quattro soggetti collegati a quest’ultima onlus.
“Siamo stati i primi a scendere in piazza con i cittadini per manifestare contro il centro di accoglienza gestito da questa cooperativa, che con la scusa del finto buonismo pensava invece a fare business come testimonia l’inchiesta della magistratura che ha portato a numerosi arresti. Grazie alla nostra opera di denuncia ed al nostro costante presidiare le zone sensibili del comune di Fondi, siamo riusciti a far scoperchiare questo ‘vaso di Pandora’ (non è propriamente così, invece: QUI la genesi dell’inchiesta, ndr). Forti di questo importante risultato ottenuto grazie alla militanza ed al radicamento del movimento sul territorio fondano, promettiamo ai nostri concittadini di proseguire questa battaglia di giustizia e civiltà contro chi specula sulla pelle delle persone esclusivamente per introitare cospicue somme di denaro, destinando i nostri quartieri all’insicurezza ed all’anarchia. Lo faremo – conclude la Mafale – ogni giorno al fianco dei cittadini fondani, a differenza di chi si occupa dei problemi della città solo in campagna elettorale oppure organizza manifestazioni fotocopia per giustificare una presenza che nei fatti non c’è”.