Trascorrere un anno scolastico all’estero: perchè

I nostri ragazzi sono abituati ad affrontare il ciclo di studi in maniera propositiva, ma questo spesso non basta. Anche perchè l’offerta formativa non sempre risponde in toto a quelle che sono poi le esigenze del mondo del lavoro. Troppo spesso, infatti, gli studenti si trovano a dover recuperare delle lacune risalenti al ciclo di studi delle medie o delle superiori per poter affrontare al meglio la carriera universitaria in primis, ed il mondo del lavoro in secundis.

Il più delle volte queste lacune riguardano le lingue. Ecco perchè, sempre più ragazzi decidono di fare un anno all’estero per imparare al meglio la lingua scelta e proiettarsi verso un futuro più semplice. Si tratta della nota mobilità studentesca internazionale individuale prevista dal MIUR. Questa prevede la possibilità per gli studenti di fare “esperienze di studio all’estero”, considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, regolamentandone il riconoscimento, ai fini della riammissione nella scuola italiana. Tali “esperienze di studio all’estero” possono avere una durata variabile, sebbene non superiore all’anno scolastico. Dunque la loro durata può variare da un bimestre ad un anno.


Questa possibilità è rivolta a tutti gli studenti di scuola secondaria di secondo grado del secondo, terzo e quarto anno. Infatti, gli enti e le società che organizzano o facilitano queste esperienze si rivolgono ai ragazzi tra i 15 ed i 18 anni e alle loro famiglie. Per paesi dove si parlano le lingue che si studiano a scuola, come inglese, francese o spagnolo, sarà avvantaggiato chi ha una competenza linguistica di livello almeno B2. In realtà c’è la possibilità di andare anche in paesi dove si parlano lingue che non sono generalmente studiate nelle scuole italiane (come il cinese mandarino, che è offerto da poche scuole sul territorio nazionale) e questo non scoraggia alcuni studenti. In questo caso, però, il soggiorno per essere fruttuoso è bene che duri tutto l’anno scolastico. I Paesi tra cui scegliere sono molteplici, i più popolari sono senza dubbio Inghilterra e Stati Uniti, seguiti da Irlanda e Australia (specialmente perché permette di frequentare una scuola superiore australiana in estate), e il Canada, che sta acquistando popolarità in anni recenti, data l’ottima qualità delle scuole e l’accoglienza riservata da studenti locali e famiglie. Questo per la lingua inglese.

Al rientro dall’estero, lo studente rientra nel proprio anno di competenza, senza bocciature e senza perdere l’anno, ma ovviamente dovrà dimostrare di aver recuperato il programma delle materie non studiate all’estero secondo i contenuti italiani. Le modalità vengono concordate con il consiglio di classe della scuola.

Si tratta, dunque, di un’ottima possibilità per gli studenti che hanno intenzione di intensificare in modo significativo l’apprendimento di una lingua in particolare, gettando le basi per un futuro lavorativo di gran successo e volto all’utilizzo costante di una seconda lingua dopo l’italiano.