Uffici postali della provincia di Latina, Slc Cgil: “Sempre peggio”

“Trattato con sufficienza, o meglio con indifferenza la richiesta di confronto inviata alla Dirigenza di Poste Italiane della provincia di Latina.” Lo dichiara in una nota stampa il segretario generale della Cgile, struttura territoriale di Frosinone e Latina.

“Tra le materie, oggetto della richiesta di confronto, il perdurare da tempo della poca copertura degli sportelli postali sotto gli occhi della clientela che per ore deve permanere nelle sale prima di vedersi chiamare allo sportello, una situazione diventata insostenibile particolarmente per i pensionati che ogni giorno utilizzano i servizi di poste quale gestore unico per le loro esigenze, una condizione pesante per il personale che lavora in regime di ciclo continuo che non trovano riscontro neanche nelle fabbriche. Dalla direzione di Latina di Poste Italiane, alle molteplici richieste di confronto da parte della nostra Federazione un silenzio totale, ritenuto provocatorio e allucinogeno frutto solo della CGIL, la risposta mai ufficiale e stata che i numeri del personale della Provincia di Latina sono congrui con la Pedonabilità  degli uffici, ovvero con il traffico dei clienti che utilizzano i servizi di poste.”


“In tutto questo continui e quotidiani spostamenti di personale che si vedono sbattuti oggi per domani o in alcuni casi anche dopo aver aperto lo sportello invitati ad andare a lavorare in un altro ufficio anche a diversi chilometri di distanza, distacchi effettuati con sorteggio o scorrimento alfabetico nelle più disparate inventive dei direttori cedenti, visto che non esiste una normativa condivisa. Il lavoro di squadra di questa Direzione provinciale, tra Capo Filiale e Gestione operativa è quello di redarguire il personale che minimamente prova a giustificare l’impossibilità a spostarsi dove indicato con comunicazioni che vanno ben oltre il normale scambio di comunicazioni tra superiore e subalterno, in pratica non è possibile rifiutarsi perché a detta della Direzione di Filiale di Latina il personale non ha più un posto di lavoro così come da contratto o identificato nella busta paga.”

“Una situazione irreale – continua la nota stampa Cgil – che sta comportano quotidianamente personale che gira per la Provincia, con i rischi connessi all’utilizzo del mezzo privato con cui Gestione Operativa impone le trasferte al solo scopo di garantire l’apertura degli uffici. Nonostante l’indifferenza mostrata dalla Dirigenza locale, che ad oggi ha negato un tavolo di negoziazione su materie inesistenti a livello contrattuale, le trasferte, la sede regionale del Lazio di Poste italiane il 19 giugno scorso è riuscita a portare al tavolo delle politiche attive sul lavoro i numeri dei fabbisogni in termini di criticità per Roma e le province del Lazio, e allora è facile per la nostra Federazione dire  “Avevamo ragione”, a Latina il personale è sotto pressione di una Direzione Provinciale che fino ad oggi ha negato un confronto serio sulla gestione del personale ovvero la copertura degli uffici postali arrivati allo stremo.”

“Questa la risposta, forse, ad una accusa della struttura regionale di Poste Italiane, su numeri importanti di malattia che non trovano riscontro in altri settori, un malessere del personale quotidianamente vessato, e una direzione che ha negato fino ad oggi un confronto, molte aziende utilizzano strumenti diversi e la condivisione. Sono diciotto (18) uffici postali di Latina, che vanno dal nord della provincia al sud della stessa, che lavorano con 20 unità in meno e necessitano di una copertura, una copertura che si incastrerà con le politiche attive del lavoro e le assunzioni degli art. 80, con le sportellizazioni dal recapito, ma che oggi comportando lo spostamento continuo del personale degli sportelli per coprire una mancata organizzazione di questa Direzione Provinciale di Poste che non prevede condivisione di percorso con alcuno. Una situazione irreale, questa, se si pensa che oltre Latina solo Viterbo ha una minima scopertura di 6 unità su altrettanti uffici, mentre Roma e provincia, Frosinone e Rieti sono dichiarati ad organico pieno e non necessitano di integrazioni di personale, parliamo di dati forniti dall’azienda pertanto per noi sicuramente e palesemente forniti per difetto.

“Nel settore Recapito il numero del fabbisogno, in termini di copertura e di 28 unità, per gli uffici che vanno dal centro di Aprilia al Centro di Formia, praticamente tutti i centri di recapito stanno lavorando sotto organico. Questo ha comportato intanto l’immediato scorrimento della graduatoria del personale che ha chiesto di trasferirsi volontariamente per avvicinarsi a casa all’interno della provincia, senza blocchi dovuti alla mancata copertura dell’ufficio cedente, telefonate di contatto sono partite il giorno successivo alla riunione del 19 giugno scorso, che in termini pratici porteranno  personale agli uffici dichiarati critici dall’Azienda scorrendo le graduatorie in essere e senza scorciatoie per qualcuno, in trasparenza, cosa questa sempre richiesta da questa organizzazione sindacale, in attesa dell’arrivo a Latina dei lavoratori in graduatoria regionale e nazionale che hanno richiesto la provincia di Latina per riavvicinarsi a casa e che andranno ad integrare il fabbisogno degli uffici.”

“La SLC CGIL, dichiara il segretario generale Bruno Carlo, è parzialmente soddisfatta, quanto mento sui numeri e sulla verifica che ci conferma, quindi reale, che in 18 ufficio  postali e su tutto il recapito di Latina c’è bisogno di urgente personale per garantire i servizi, ed una volta completati i trasferimenti avremo la possibilità di dare risposte in termini di lavoro a tutti quei ragazzi e ragazze che anno lavorato a tempo determinato in questa provincia e vedersi chiamati, da una graduatoria di stabilizzazione con un contratto a tempo indeterminato con Poste Italiane nel recapito. Ai ragazzi che entreranno in graduatoria, vogliamo rappresentare che la stessa sarà costruita con criteri di trasparenza e su elementi di anzianità temporale di lavoro effettuato e ad ulteriore condizione di pari punteggio varrà l’anzianità anagrafica, non come qualcuno oggi vi sta illustrando in riunioni dedicate su questa materia, rispetto ad una giusta appartenenza ad una specifica OS.”

Non siamo sodisfatti per nulla, sulle modalità di gestione del personale, in quanto ci continuano a segnalare forzati spostamenti di personale che se disattesi comporteranno sanzioni disciplinari, una situazione questa, che con i numeri dati ci impone di segnalare alle competenti autorità S.Pre.S.A.L. e I.T.L., le segnalazioni che ci giungono, controllata la veridicità anche in materia di igiene e sicurezza non più differibile.

“Preannunciamo, perché ne abbiamo la certezza, che tra qualche giorno, dal 1 luglio, le pressioni della Direzione Provinciale sarà rivolte anche sulla richiesta del doppio turno, al personale dis sportelli, per garantire i servizi e visto un inutile richiesta alla Direzione di Latina dell’ennesimo confronto che cadrebbe nel dimenticatoi verrà richiesto per il tramite della locare I.T.L. i numeri degli straordinari e la legittimità di tale richiesta. Inutile la proposizione di un tavolo, sulla materia di controllo a distanza del personale, abbiamo richiesto una verifica sulle postazioni degli sportelli negli uffici postali, in quanto il personale quotidianamente al protrarsi di un operazione, magari complessa o nella proposizione di prodotti postali quest’ultima sollecitata dall’azienda, vengono contattati dalla direzione per chiarimenti sulla lungaggine in corso.”

Era importante un confronto, ma questa direzione ci ha abituato ad un assordante silenzio, è vero la richiesta o meglio le richieste sono state solo della CGIL, questa direzione ci fa venire il dubbio che non vuole relazioni industriale così come prevede il contratto, per la CGIL le relazioni industriali, modalità e metodo sono quelle intese dal contratto.