Lupi e pastorizia, per Wolf Aurunci la convivenza è possibile.

Il 19 Giugno si è tenuto ad Itri un incontro organizzato dalla Coldiretti Latina dal titolo “Attenti al lupo”, tema principale l’emergenza dei danni fauna subiti dagli allevatori del territorio.

“Noi c’eravamo, come tutte le volte che si parla di lupo e di allevatori, l’associazione Wolf Aurunci c’è; c’è per ascoltare la rabbia, spesso giustificata, degli allevatori, per ascoltare le ragioni degli enti preposti alla difficile gestione del problema, parchi e comuni in prima fila, per capire insomma le ragioni di tutti.


Ma ci siamo sempre anche perché di lupi ne sappiamo qualcosa, come sappiamo con quante difficoltà tanti allevatori onesti portano avanti tutti i giorni un’attività che richiede sacrifici enormi, li incontriamo ogni volta che andiamo in montagna e, ogni volta, ci fermiamo ad ascoltarli.

Ma non siamo disposti ad ascoltare le sciocchezze, le frasi fatte, i luoghi comuni, la disinformazione ed infine un becero terrorismo, con l’unico scopo di strappare un applauso ad una platea già molto esasperata. False promesse, soluzioni impossibili, ipotesi terroristiche di possibili aggressioni a bambini da parte dei lupi, sono espedienti da campagna elettorale del 1948 e possono si strappare grida di approvazione da parte di allevatori esasperati, ma non difendono realmente i diritti degli stessi allevatori, semplicemente perché sono fesserie, dette per l’occasione, da chi mente sapendo di mentire, perchè sa perfettamente che tutte le mirabolanti soluzioni prospettate non si potranno mai realizzare.

Di certo noi non abbiamo la soluzione, come nessuno al momento, ma a livello nazionale il problema è ormai all’ordine del giorno; certo i tempi non saranno brevi e questo non è accettabile per le categorie penalizzate, ma soltanto con regole certe e condivise si può affrontare un problema così complesso.

Nell’immediato si deve auspicare da parte delle istituzioni una maggiore sensibilità e un maggiore sforzo economico  per affrontare da subito le emergenze, per il futuro, come ha ribadito il direttore del Parco dei Monti Aurunci, Giorgio De Marchis, ci sarà bisogno di nuove strategie e modalità per semplificare la verifica dei danni fauna.

Il tradizionale metodo dell’allevamento brado ha i suoi rischi e gli allevatori lo sanno bene, ma molti di loro,  se non tutti, non sono disposti a cambiare e a poco possono servire i classici sistemi di prevenzione pensati per una tecnica di allevamento diversa. Questo significa che le predazioni attribuibili al lupo sono sempre possibili e solo un rapido risarcimento del danno può mitigare un conflitto sempre presente.

Noi – continua nella nota l’Associazione Wolf Aurunci – nel nostro piccolo continueremo a parlare di lupi e continueremo a parlare con gli allevatori, consapevoli della complessità del problema, ma mai mentiremo e mai illuderemo nessuno con false promesse e soluzioni irrealizzabili. Noi stiamo con il lupo e stiamo con gli allevatori onesti, sappiamo che è tutto molto complicato, ma sappiamo anche che …una convivenza è possibile.”