Come annunciato nei giorni scorsi, avrà luogo Domenica 22 alle ore 21.00 presso Palazzo Caetani il secondo appuntamento della “Festa internazionale della Musica” a cura del Fondi Music Festival, manifestazione organizzata dall’Associazione Fondi Turismo in collaborazione con le Associazioni musicali “Ferruccio Busoni” e “Sergej Rachmaninov”, il Comune di Fondi, il Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi e la Banca Popolare di Fondi.
Ad esibirsi saranno l’Orchestra da Camera “Città di Fondi” diretta da Juan José Maldonado Martinez, Nino Modebadze al pianoforte e Matteo Cossu al violino.
«Questo secondo appuntamento – scrive nelle note di sala la musicologa Silvia D’Anzelmo– esplora la figura del compositore-genio: da un lato Ludwig van Beethoven (1770-1827), dall’altro Robert Schumann (1810-1856). Del primo ascolteremo il Concerto per violino Op. 61, in cui la scrittura dello strumento solista risulta estremamente elegante e levigata senza concedersi mai virtuosismi inutili. Del secondo, invece, ascolteremo il Concerto per pianoforte Op. 54: il tentativo più ardito che Schumann fece per infondere sue suggestioni e ansie espressive a una forma di vaste proporzioni».
Docente presso la Facoltà di Musica dell’Università Autonoma di Tamaulipas in Messico e dal 2007 direttore artistico e direttore principale dell’Orchestra Sinfonica dell’Università Autonoma di Tamaulipas, Juan José Maldonado è uno dei più versatili direttori d’orchestra messicani, caratterizzato da una straordinaria accuratezza nelle esibizioni e da una profondità estrema.
Nino Modebadze, di nazionalità georgiana, in patria è unanimemente considerata una promessa mondiale del pianoforte. La sua carriera, iniziata come bambina prodigio, è estremamente intensa.
Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti, ricordiamo il secondo piazzamento a “Rinascimento” – IV International Contest Festival dei musicisti a Gyumri in Armenia nel 2012 ed il primo premio nel 2013 al XIII Concorso Internazionale “Music without limits” a Druskinikai in Lituania. Si è perfezionata in Spagna con Pablo Galdo ad attualmente ha un fittissimo calendario di concerti. Possiede una tecnica solida e chiara e un suono bellissimo. Le sue interpretazioni sono molto intense e si collocano all’interno della grande tradizione pianistica georgiana.
Matteo Cossu, diplomatosi in violino presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia, ha proseguito la propria formazione presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma conseguendo i diplomi di Alto Perfezionamento in violino e in musica d’insieme e si è inoltre perfezionato con Carlo Maria Parazzoli, Pier Narciso Masi, Pierre Amoyal, Giuliano Carmignola e il Trio di Trieste. Come solista e in duo violino e pianoforte si è esibito presso il Salone Chigi Saracini di Siena, il Museo Revoltella di Trieste, il Kleines Studio di Salisburgo, l’Église des Gésuites di Sion, il Waikato Museum di Hamilton (Nuova Zelanda) e per gli Istituti Italiani di Cultura di Vienna, Sydney, Hong Kong. Con l’Orquestra Sinfónica del Estado de México ha suonato il Concerto per Violino e orchestra n. 2 di Béla Bartók diretto dal Maestro Enrique Bátiz Campbell e con la Vratza State Philharmonic il Concerto in Re maggiore op. 61 di Beethoven diretto da Gabriele Pezone. Collabora stabilmente con l’orchestra da camera Concerto Barocco di Roma, con cui esegue come solista le Quattro Stagioni di Vivaldi.