‘Nell’ordinanza cautelare si contesta l’aggravante del metodo mafioso riconoscendo l’esistenza di un gruppo criminale autoctono, che ha un trascorso a Latina e si è radicato nel tessuto sociale e nella storia di questa provincia’, ha dichiarato il sindaco di Latina Damiano Coletta.
In carcere sono finiti: Armando, detto ‘Lallà’, Angela detta ‘Stella’, Ferdinando detto ‘Pupetto’, Mara, Gianluca detto ‘Bruno’, Giulia, e Samuele Di Silvio, Francesca detta ‘Gioia’ e Sabina detta ‘Purì’ De Rosa, Federico detto ‘Ico’ Arcieri, Daniele Coppi, Mohamed Janbouii, Hacene Ounissi, Agostino Riccardo, Valentina Travali, Daniele e Massimiliano Alfonsi, Ismail El Ghayesh, Gianfranco Mastracci, Matteo Lombardi e Daniele Sicignano.
Ai domiciliari invece sono finiti: Tiziano Cesari, Gianluca D’Amico, Antonio Fusco e Francesco Zeoli.