Camion di cocaina dall’Olanda, in carcere Vincenzo Macrì. Scovato in Brasile

I sigilli alla "Krupy" di Borgo San Michele

Giovedì, presso la casa circondariale capitolina di Rebibbia, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Latina hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa in data 21.10.2015 dal Gip presso il Tribunale di Roma – nei confronti di Vincenzo Macrì, residente ad Aallsmeer (Olanda). Un pregiudicato elemento apicale della cosca “Commisso”, operante in provincia di Reggio Calabria e con articolazioni territoriali in provincia di Latina e Paesi Bassi. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, associazione di carattere transnazionale pluriaggravata e ricettazione in concorso”.

“Il Macrì si era reso irreperibile dal giorno dell’esecuzione dei provvedimenti di fermo di indiziato di delitto e della successiva ordinanza, emessi nel contesto dell’operazione convenzionalmente denominata ‘Krupy’, che consentì di accertare l’operatività nel capoluogo pontino di un sodalizio capeggiato dai fratelli Crupi, collegato alla cosca ‘Commisso’ di Siderno, dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dall’Olanda”, ricordano dall’Arma.


“I predetti, attraverso la propria ditta ‘Krupy s.r.l.’, con base operativa a Latina, specializzata nel commercio florovivaistico tra l’Italia e l’Olanda, riuscivano a trasferire ingenti somme di denaro in quest’ultima località, utilizzate per l’acquisto di cocaina che veniva abilmente occultata nei camion per il trasporto dei fiori nei viaggi di ritorno ed a ricettare circa 260 tonnellate di cioccolata ‘Lindt’, del valore di euro 7.500.000 circa, sottratta da altri soggetti, alla predetta società, rivendendola sul territorio nazionale e su quello olandese”.

L’arrestato, latitante dal mese di aprile del 2016 e colpito da altro provvedimento restrittivo emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, veniva localizzato in Brasile, dove si era definitivamente trasferito, ed estradato in data 6.06.2018. Al termine delle formalità di rito, l’interessato è rimasto ristretto presso la citata casa circondariale di Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.