Terracina, “pusher” malmena e minaccia donna: finisce dietro le sbarre

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“Gli Agenti del Commissariato di Terracina – Questura di Latina  hanno dato esecuzione ad una Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale Ordinario di Latina dott. Giuseppe Cairo  su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica  Dr. Carlo Lasperanza, a carico di Menissale Antonio 62enne terracinese già noto alle Forze dell’Ordine.

L’indagato, pluripregiudicato, era stato tratto in arresto circa tre mesi fa in quanto trovato in possesso di sostanze stupefacenti detenute ai fini di spaccio. Nella circostanza gli Agenti della Squadra Anticrimine avevano raccolto anche solidi elementi probatori risultati determinanti in relazione ad altri gravi reati.


L’uomo infatti si era reso responsabile di un brutale pestaggio nei confronti di una donna 44enne, colpevole di essersi rifornita di hashish da un altro “pusher”. La stessa era stata dapprima minacciata con una pistola e successivamente picchiata ferocemente al punto da provocarle contusioni multiple e la frattura della clavicola.

In relazione a tali lesioni personali, la Procura della Repubblica di Latina aveva disposto una consulenza tecnica a seguito della quale il medico legale incaricato certificava una prognosi di gravità per una prognosi superiore ai 40 giorni.

Le indagini consentivano di ricostruire i gravi fatti delineandone le modalità e la particolare aggressività del Menissale Antonio. Il rinvenimento della pistola  ed un quantitativo di hashish e di cocaina pari a circa 100 grammi di sostanza stupefacente, dava riscontro al narrato della vittima. Nel frattempo l’uomo veniva ristretto agli arresti domiciliari ma, deciso ad ogni costo a costringere la vittima a ritrattare le proprie dichiarazioni, si poneva in agguato della stessa. Infatti, conoscendo le abitudini della donna che per motivi personali  si vede costretta a transitare nei pressi dell’ abitazione del suo aguzzino, si poneva in agguato.  L’occasione gli veniva fornita qualche giorno fa quando, alla vista della vittima, il Menissale evadeva dagli arresti domiciliari e la rincorreva per aggredirla. La tempestività della donna, che allertava la polizia chiedendo soccorso al 113, consentiva un tempestivo intervento della Volante che scongiurava il peggio.

Le condotte delittuose e reiterate del Menissale Antonio venivano riscontrate dall’attività d’indagine, ad esito della quale la manifesta pericolosità dello stesso, incurante delle restrizioni già a suo carico, veniva contenuta con l’esecuzione dell’odierno arresto.

Dopo le formalità di rito Menissale Antonio su disposizione dell’A.G. veniva ristretto presso la Casa circondariale di Latina.”