Anno Domini MMXVIII, Latina (fu Littoria), è un tranquillo tardo pomeriggio che cerca di sfuggire dagli strascichi di una primavera incerta per entrare nell’afa estiva. Il caldo, si sa, rende nervosi e basta l’annuncio – e la locandina – di un non poi tanto atteso dibattito sull’aborto, patrocinato dal Comune sulla legge 194 per far sprofondare nel più tetro sconforto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Marchiella.
“L’Amministrazione Coletta non finisce mai di stupirmi”
Questo l’esordio del consigliere nella sua nota dal tono concitato.
“Questa volta, però, oltre allo stupore, provo sconforto nel veder sbandierati orientamenti all’insegna del più puro e becero estremismo da sempre contrapposto ai principi religiosi e morali alla base della nostra storia e della nostra cultura. Mi riferisco all’iniziativa patrocinata e ospitata con orgoglio dal Comune per il pomeriggio di domani (giovedì 24 maggio): viene definito un incontro di riflessione e approfondimento sulla ‘libertà condizionata: quarant’anni di 194’. L’iniziativa, con tanto di logo dell’Arcigay di Latina tra i partners riportati nella locandina, ha tanto il sapore della sfacciata celebrazione di una legge che dalla sua approvazione ha portato all’uccisione nel grembo materno di più di sei milioni di bambini”.

Bene, forse varrebbe la pena fermarsi qui e non proseguire oltre. Perché Marchiella, oltre a rendersi conto con un attimino di ritardo che si “celebra” una legge approvata ben quarant’anni fa praticamente dice che le donne che praticano l’aborto sono delle assassine e insieme a loro, chiunque le aiuti nell’intento. In effetti varrebbe la pena interrompere qui ma Marchiella, a cui non manca l’enfasi oratoria (seppure tendente alla leggera divagazione) prosegue:
“La presentano come una tavola rotonda ma difficilmente troveranno spazio pareri contradditori”.
Ecco, forse Marchiella avrebbe voluto essere invitato al dibattito per poter contrapporre la sua tesi di assassinio in grembo materno di massa con la legge che riconosce alle donne il diritto di scegliere (entro dei termini giuridici) se vogliono o meno essere in gravidanza. In effetti sarebbe un dibattito interessante da vedere e soprattutto da riprendere.
“A me sembra solo un convegno che promuove l’aborto, patrocinato da un sindaco che offre un contesto istituzionale alle sue ideologie pro choice invece di schierarsi per il diritto alla vita come ogni bravo medico dovrebbe fare”.
E ci sono molti bravi medici, vien da dire a Marchiella, che occupano i posti giusti e hanno la giusta appartenenze “religiosa” che già di fatto si schierano, se è vero come dice la dottoressa Silvana Agatone, presidente della “Laiga” che riunisce i medici non obbiettori che proprio ieri dalle colonne della stampa lanciava un allarme sul Lazio: “A Roma i medici non obbiettori sono talmente pochi che stanno tornando gli aborti clandestini. In Provincia spesso non ce n’è nessuno”. Ma torniamo alle cose meno serie e leggiamo ancora Marchiella che prosegue:
“Coletta è troppo preso dalle sue sinistre visioni per prendere in considerazione il disastroso quadro della crisi demografica: non sa che rispetto allo scorso anno si sono registrati quasi 100mila residenti italiani in meno e non sa che il fenomeno sta riguardando da vicino il nostro territorio?”
Tutta colpa dell’aborto, ovviamente, non del fatto che in Italia mettere su famiglia ormai è diventato uno sport estremo (N.d.A.).
“Lui e la sua maggioranza preferiscono sponsorizzare una legge piena di lacune, che in primis trascura la vera funzione dei consultori: quello dovrebbe essere un servizio per le gestanti in difficoltà, un’opportunità di sostegno e di ascolto per donne spesso dirottate verso sbrigativi moduli di consenso. Questo tenderà invece a diffondere notizie false, come la presunta diminuzione di interruzioni volontarie di gravidanza: si guarderanno bene dal dire, durante la tavola rotonda, che quei dati non tengono conto degli aborti farmacologici!”
Il punto esclamativo è una nota stilistica dello stesso Marchiella per dare maggiore enfasi alle sue affermazioni nel comunicato stampa (N.d.A.).
“E’ inaudito che il Comune si schieri a favore di una legge che ignora e calpesta il valore della vita e distrugge i valori della famiglia: sono convinto che buona parte dei nostri concittadini si sentiranno offesi da questa presa di posizione, perché così facendo Coletta ha imposto lo sfratto dalla Casa Comunale alla morale, all’etica e al credo religioso di tutti noi!”.

A Marchiella ci sentiamo di offrire solo uno spunto di riflessione, una semplice immagine. In questo mappamondo si possono trovare le differenti posizioni (distinte con dei semplici colori) delle leggi sull’aborto nel mondo. Marchiella cerchi l’Italia e immagini dove vorrebbe veder “sistemato” il nostro paese in questo mappamondo. Poi, la conferenza del Comune sarà pure una tavola rotonda dove molte persone si parlano addosso, si danno ragione tra di loro e discutono di un fatto di cui, per la maggior parte del tempo e salvo non ci tocchi personalmente, poche volte ci preoccupiamo. Ma quando si sentono “opinioni” talmente rapide, trascritti in frettolosi comunicati stampa vergati più rapidamente del pensiero stesso allora ci si rende conto che di queste cose, purtroppo, si parla troppo poco.