Dimissioni della Marangoni, l’opposizione vuole risposte “trasparenti”

Le dimissioni dell’assessore Fabiana Marangoni sono arrivate e con l’estate alle porte la prima frattura nella giunta Gervasi si consuma nell’ambito delle attività produttive. Insieme a Sartori, la Marangoni era stata candidata nelle liste dell’attuale sindaco e poi dimessasi da consigliere aveva accettato l’incarico. Una sostenitrice del movimento civico, presente ai banchetti, che prima venivano allestiti in città, poi scomparsi dopo le elezioni. Eppure la sua decisione è stata irrevocabile, perché? Attorno alle sue dimissioni che sarebbero state precedute dalla riconsegna delle deleghe, ruotano una serie di “misteri” compreso l’audio del consiglio comunale scomparso e ricomparso praticamente in concomitanza con la nota del Comune in cui si annunciavano le dimissioni. Una parte che, lo ricordiamo riguardava la domanda del consigliere Secci ad inizio seduta che appunto aveva chiesto al sindaco lumi su possibili fratture in Giunta.

L’opposizione in consiglio comunale a Sabaudia

LA RISPOSTA IN CONSIGLIO POI “SMENTITA” Ora la minoranza, almeno in parte, torna sulla vicenda che evidentemente è tutt’altro che chiusa per una serie di motivi elencati in un documento sottoscritto da tre consiglieri di opposizione, Giovanni Secci, Vincenzo Avvisati e Renato Bianchi. “Come può godere di credibilità – si legge nella nota congiunta – un sindaco che mente al Consiglio comunale? Raccontare menzogne ai consiglieri che rappresentano i cittadini, significa non rispettare gli elettori che hanno espresso il proprio voto, dando piena fiducia in chi dovrà amministrarli”. Come già accennato nell’ultimo consiglio comunale “la risposta del primo cittadino è stata chiara: ‘Godiamo tutti di ottima salute’. Una risposta sarcastica come a dire che gli screzi e le tensioni sarebbero state solo chiacchiere di corridoio. Sono trascorsi appena due giorni dall’intervento in consiglio comunale di Secci e sono arrivate le dimissioni dell’assessore. Dimissioni sulle cui motivazioni ci piacerebbe saperne di più”.


OPPOSIZIONE PRONTA A FARE CHIAREZZA Il punto ora diventa un altro. Chiarire effettivamente la natura delle motivazioni che hanno portato allo strappo. Se si tratta di questioni politiche/amministrative o semplicemente personali, oppure entrambe, ancora non è dato saperlo. Ma ora i tre consiglieri di opposizione pretendono quella chiarezza e quella trasparenza che ha caratterizzato molti degli interventi dell’attuale sindaco, consiglieri, compresi, in campagna elettorale.  “Il ‘non condividere il modus operandi di amministrare’ – si legge nella nota –  non chiarisce le vere cause che hanno spinto l’assessore alle attività produttive e Suap a maturare una decisione così importante. Faremo chiarezza su questo. Il sindaco Gervasi si è sempre vantata di essere corretta e trasparente. Per mesi ha illuso i suoi elettori criticando ‘il vecchio’. Ad un anno dal suo insediamento, ad un anno della sua Amministrazione, cosa ha fatto per la nostra Sabaudia? Ancora non ha dimostrato nulla. Anzi. Ha dimostrato di non essere credibile. Proprio come in consiglio comunale che ha risposto pubblicamente con una menzogna, negando i problemi all’interno della Giunta”.

IL CASO REGISTRAZIONE I consiglieri di opposizione non vogliono inoltre rischiare che passi inosservato il problema legato al “taglio” iniziale della registrazione del consiglio comunale “Lo streaming di registrazione dell’intervento di Secci , dove chiedeva spiegazioni sui malumori era inizialmente irreperibile e poi dopo le numerose segnalazioni sui social è magicamente comparso. Pura casualità? O alla luce di quanto accaduto, in relazione alle dimissioni dell’assessore e della scorrettezza nel rispondere all’esplicita domanda, qualcuno ha tentato di far sparire una prova? Domande e dubbi legittimi. Anche su questo punto faremo luce”. Nell’ultima amministrazione Lucci l’allora consigliere di opposizione Giada Gervasi aveva proposto delle modifiche al regolamento comunale proprio per le riprese audio video dei consigli ottenendo poi una risposta favorevole. In una nota veniva ringraziato anche all’allora presidente del consiglio Vincenzo Avvisati oggi all’opposizione. Certo ora si rendono necessari aggiornamenti per la nuova normativa sulla privacy ma quali saranno i tempi? Tornando alle dimissioni, la questione resta aperta anche se dal Comune non sono arrivate ulteriori comunicazioni fatta eccezione che per note avente come argomento lo sport.  Resta da capire chi sostituirà la quota rosa in giunta se un nuovo consigliere dimissionario o chissà un esterno magari proveniente da realtà come l’associazionismo. Oppure la prospettiva potrebbe essere quella di un “rimpastino”.