Sex toys, in Italia si profila un’altra estate bollente. Anche per il fatturato

L’estate 2018 si sta avvicinando e, con essa, anche un consueto richiamo a una crescente attrazione e sensualità. Difficile però dire se questa propensione all’erotismo contemporaneo, digitale o meno, possa permettere agli operatori di celebrare una stagione addirittura più positiva di quella 2017, quando l’estate fu in grado di rappresentare un vero e proprio picco di richieste di prodotti sexy presso i principali ecommerce.

Ad ogni modo, gli spunti sembrano essere incoraggianti e, probabilmente, anche su questa consapevolezza di ottimismo si basa la fiducia delle dichiarazioni dei principali siti di vendita di sex toys in Italia, che si preparano a vivere una serie di mesi bollenti… anche sotto il profilo del fatturato.


Per avere piena contezza degli ottimi spunti preparatori, anche quest’anno giungono in nostro soccorso le ricerche effettuate su Google, dove le discussioni su alcuni prodotti “hot” di frequente consumo si sono impennate nelle ultime settimane, ponendo in essere nuovi balzi in avanti rispetto ai già ottimi dati con cui era andato in archivio il 2017. Un boom non solo diffuso nel nostro Paese, ma che proprio in Italia sembra essere in grado di caratterizzare i migliori dinamismi, quasi a voler riconoscere che, in fondo, il tricolore non si tirerà certo indietro per rinvigorire ancora una volta il business della vendita di sex toys.

Nella classifica internazionale realizzata dal sito internet Vouchercloud, e che prende come spunto le ricerche effettuate sui termini più utilizzati nel mondo dei sex toys, anche quest’anno l’Italia sembra essere saldamente tra le prime 10 posizioni al mondo. Non tutti, probabilmente, sanno chi c’è all’apice di questa classifica: contrariamente a quanto possa essere lecito pensare, non sono i Paesi mediterranei o tropicali i più “calienti”, bensì gli insospettabili Paesi scandinavi, con Danimarca e Svezia in grado di spiccare sugli altri. Merito, probabilmente, anche della maggiore emancipazione culturale, e dell’abbattimento di qualsiasi tipo di tabù in merito al comparto dei sex toys.

Per quanto riguarda l’Italia, i numeri sono comunque incoraggianti. Nel nostro Paese si guarda con ottimismo al futuro di tale mercato, con la certezza che a nutrire le operazioni di shopping online di tali prodotti non saranno solo i maschietti quanto, in misura più che proporzionale, la parte femminile del web. Inutile altresì rammentare come la parte del leone la stanno facendo i siti internet di commercio elettronico, che per discrezione e per ampiezza delle opportunità di acquisto sono sempre più preferiti rispetto agli shop che vendono toys su strada.

Insomma, anche se siamo ben lungi dal disporre di dati certi per il 2018, e anche se l’estate potrebbe evolversi in modo imprevedibile, tutto lascia presagire che la stagione calda per eccellenza sarà torrida anche sul fronte della propensione all’acquisto di sex toys. Non ci rimane che attendere qualche mese e, statistiche alla mano, capire se effettivamente le buone aspettative saranno o meno state confortate dalla realtà dei fatti.