Consiglio comunale rinviato, passa la linea dell’opposizione

Consiglio comunale rinviato, passa la linea dell’opposizione che torna a chiedere il “rispetto delle regole”. Tra le righe e nemmeno tanto, è stato questo sostanzialmente l’argomento attorno a cui si è acceso il dibattito lunedì sera, una questione già affrontata anche in altri consigli quando sempre l’opposizione aveva lamentato il ritardo con cui venivano consegnati gli atti richiesti. Questa volta si è parlato di forma che quando si tratta di regolamenti da rispettare è anche sostanza.

LA RICHIESTA Il capogruppo di Forza Italia, Giovanni Secci aveva protocollato nei giorni scorsi una richiesta di integrazione dell’ordine del giorno del consiglio comunale in rispetto del comma 2 dell’articolo 44 del regolamento dello stesso consiglio comunale per inserire al primo punto la comunicazione dell’avvenuto deposito dei verbali delle deliberazioni adottate nelle sedute precedenti per consentire ai consiglieri possibili osservazioni. In modo particolare Secci faceva riferimento alla delibera consiliare numero 21 del 27 marzo che sarebbe dovuta essere oggetto di comunicazione già nel consiglio del 23 aprile, cosa quindi non avvenuta.


IL REGOLAMENTO Cosa prevede l’articolo 44? Lo riportiamo per maggiore chiarezza e per meglio comprendere la situazione creatasi in consiglio: “Adempimenti preliminari. Il Sindaco, in apertura di seduta, informa l’assemblea su tutto ciò che ritenga utile e necessario o che, in qualche modo, possa riguardare l’andamento dell’Amministrazione. Dà poi comunicazione dell’avvenuto deposito dei verbali delle deliberazioni adottate nella seduta precedente ed invita quindi chi ne abbia interesse a dichiarare se ha osservazioni da fare. Nel caso non vengano fatte osservazioni, i verbali si ritengono approvati senza formale votazione. Occorrendo, la votazione ha luogo per alzata di mano. Le richieste di modifica o di integrazione di precedenti deliberazioni vanno fatte per iscritto e debbono chiaramente indicare quanto si vuole sia annullato o inserito nel verbale. Le proposte di cui al precedente comma vanno approvate per alzata di mano dalla maggioranza dei presenti. Di esse si prende atto nel verbale dell’adunanza in corso e della modifica o della integrazione si fa richiamo, mediante annotazione autenticata del Segretario comunale, nel verbale dell’adunanza cui la proposta approvata si riferisce. Sui processi verbali non è consentito aprire la discussione salvo che per introdurre modifiche o rettifiche oppure per fatti personali”.

IN CONSIGLIO Chiusa questa parentesi, si arriva al consiglio comunale di lunedì. Il consigliere Secci pone una  questione preliminare circa l’assenza di una adeguata pubblicità al consiglio stesso. Risponde il segretario comunale evidenziando come l’assise fosse stata convocata circa 20 giorni prima. Il consigliere di Forza Italia insiste e chiede, entrando nello specifico se l’ elenco degli argomenti trattati e quindi l’ordine del giorno fosse stato pubblicato interamente. Qui la situazione si complica perché sull’albo pretorio in realtà risultava solo il consuntivo e non l’adozione delle delibere delle sedute precedenti. L’ ordine del giorno integrativo era stato pubblicato lo stesso 14 maggio, giorno del consiglio. Secci citando poi l’articolo 37 del regolamento del consiglio specifica come le integrazione vadano inserite al  primo punto e che  “se non possono essere discusse quelle non si può discutere nemmeno il secondo”. Che in questo caso era il consuntivo.

L’opposizione in consiglio comunale a Sabaudia

LA MINORNZA INCALZA Si apre un dibattito piuttosto acceso con il presidente del consiglio comunale Gianluca Bonetti che ad un certo punto inizia ad elencare situazioni simili anche in passato. Cosa che accade spesso ultimamente nei consigli comunali o per un motivo o per un altro. Su questo punto il consigliere Renato Bianchi è intervenuto commentando “noi abbiamo di fronte un regolamento e l’ articolo 44 prima vengono i regolamenti poi la consuetudine. Volete negare l’esistenza di questa norma? E’ propedeutica a tutti i lavori del consiglio”. Della stessa opinione anche il consigliere Avvisati che riprendendo quanto sostenuto da Secci ha proposto nuovamente la possibilità di rinviare il consiglio. “Non è un errore sostanziale ma formale – ha commentato –  ci sono i tempi per potere riconvocare entro 48 ore il consiglio comunale quindi penso che bisognerebbe procedere in questo senso. Sono d’accordo con la richiesta di riconvocare il consiglio comunale”. Avvisati ha poi invitato il presidente del consiglio a consultare tutti i regolamenti prima delle convocazioni.

COLPE AL PASSATO, IL TEMPO E’ FINITO Dopo un’interruzione con i capigruppo la linea dell’opposizione è passata e quindi il consiglio è stato riconvocato per sabato 19 maggio alle 13.30. Tra i punti ci sarà anche il Rendiconto di Gestione dell’Esercizio Finanziario 2017  rispetto a cui è arrivato già un richiamo dalla Prefettura per la mancata approvazione entro il 30 aprile. I temi della trasparenza amministrativa e della regolarità nelle procedure hanno trovato largo spazio nella campagna elettorale ed ora la stessa opposizione chiede che le promesse vengano rispettate. Ma c’è di più. Significativo in conclusione l’intervento del consigliere  Sabaudia Futura Enzo Di Capua che, alla sua prima esperienza amministrativa, ha chiesto di evitare se possibile il continuo “tamburellamento” tra quello che è stato fatto prima e la situazione di oggi, riferendosi probabilmente all’elenco letto dal presidente Bonetti circa l’operato dei presidenti del consiglio comunale che lo hanno preceduto. “Se c’è una norma la rispettiamo”, ha concluso Di Capua, facendo gentilmente capire che è passato un periodo sufficiente per smetterla di guardare sempre al passato.