Touchdown, appalto mense e corruzione: avallato dalla Cassazione l’arresto di Sbandi

Il Comune di Cisterna

L’arresto di Guglielmo Sbandi avallato anche dalla Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dall’imprenditore, coinvolto nell’inchiesta “Touchdown” e condannato in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione, avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame di Roma, che aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare con cui il gip del Tribunale di Latina lo ha messo ai domiciliari, con l’accusa di corruzione.

Secondo gli inquirenti, Sbandi, dipendente e referente della società “All Foods”, avrebbe promesso denaro a Gianni Giarola e Alvaro Mastrantoni, all’epoca dei fatti consigliere comunale e assessore del Comune di Cisterna. Nello specifico, l’indagato avrebbe promesso 10mila euro a Giarola per ottenere l’appalto per le mense scolastiche assegnato nel 2015 dal Comune e 20mila euro a Giarola e Mastrantoni per evitare la risoluzione di tale contratto, dopo i rilievi mossi da Nas e Asl, oltre che per ottenere il loro interessamento al fine di far aggiudicare alla “All Foods” la nuova gara da bandire nel 2017.


Convinzioni maturate dagli inquirenti alla luce anche di alcune intercettazioni, a partire da quella con cui Giarola, parlando tra gli altri con Mastrantoni, aveva detto: “Sulla mensa, lo sai sulla mensa che non la doveva prendere Guglielmo, poi io sono andato di corsa…”.

La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato da Sbandi contro l’arresto ritenendolo “complessivamente infondato”.

“L’ordinanza impugnata – hanno specificato i giudici – da un lato mette in evidenza l’esistenza di un rapporto continuativo tra l’odierno ricorrente ed i pubblici ufficiali Giarola e Mastrantoni, dall’altro rappresenta come dalle indagini emerge un quadro che mostra con quanta facilità gli indagati si siano rivelati in grado di pilotare l’affidamento degli appalti a favore dell’uno o dell’altro imprenditore, anche senza necessità di ricorrere ad atti formalmente illegittimi”.