Bocciata dal Tar la strategia anti-slot dell’ex sindaco Bartolomeo

Ennesima bocciatura per la strategia anti-slot messa a punto dall’ex sindaco Sandro Bartolomeo. Il Tar di Latina ha bocciato anche la seconda ordinanza emessa dall’allora primo cittadino per limitare l’utilizzo delle apparecchiature da gioco.

Il 29 settembre 2014, con delibera di consiglio comunale, a Formia era stato deciso di disciplinare il gioco d’azzardo, limitando gli orari in cui poter tenere accese quelle che sono ormai note come macchinette mangia-soldi. Apparecchi attivi al massimo dalle 10 alle 24. E con successiva ordinanza il sindaco aveva poi ristretto l’orario dalle 10 alle 20.


I titolari delle concessioni per le slot, a partire dai gestori dell’Appia Grand Hotel, avevano però fatto ricorso, specificando che le autorizzazioni in loro possesso consentivano di tenere in attività i dispositivi da gioco tutti i giorni e senza limitazioni d’orario. Nel 2015 il Tar, dopo averle sospese, ha così annullato sia la delibera consiliare che l’ordinanza del primo cittadino.

A quel punto l’ente locale ha impugnato il provvedimento al Consiglio di Stato, senza chiederne però la sospensiva, e nel 2016 Bartolomeo, senza far compiere agli uffici una nuova istruttoria, ha emesso una seconda ordinanza che tornava a limitare l’orario in cui tenere accese le macchine da gioco dalle 10 alle 20. I gestori delle attività in cui vengono impiegate tali apparecchiature hanno così fatto un secondo ricorso, specificando che l’operato del Comune aveva portato ad eludere la sentenza del Tar.

Una tesi accolta dai giudici amministrativi di Latina, che hanno così ora annullato, dopo averla sospesa, anche la seconda ordinanza e condannato il Comune a pagare le spese legali.

Irrilevante, per il Tar, la nota dell’Asl di Latina che indica una preoccupante incidenza delle ludopatie a Formia. Malati di gioco o no nessun freno alle slot.