Aprilia Calcio: l’8 maggio di sette anni fa la storica promozione in serie C2

Un tripudio. Una grande festa sportiva che contagiò l’intera città. Sono passati esattamente sette anni dalla storica promozione in serie C2 dell’Aprilia Calcio.

Era l’8 maggio 2011 quando le Rondinelle del presidente Umberto Lazzarini e di mister Castellucci vinsero il campionato di Serie D raggiungendo per la prima volta nella storia della società pontina il calcio professionistico.


A sancire la vittoria del campionato, a scapito del Bacoli Sibilla, fu il successo per 2-1 contro lo Zagarolo nell’ultima gara del torneo di Serie D. Decisive le reti nel secondo tempo di Foderaro e Branicki che diedero agli apriliani la certezza del primo posto.

Un traguardo forse impensabile solo pochi anni prima quando l’Aprilia Calcio galleggiava tra i campionati di Eccellenza e Serie D, non abituata al calcio che conta. Poi con la presidenza Lazzarini e con il contributo del vicepresidente Fernando Cavicchioli, Ivano Tassinari, Alfonso Lorello, il direttore sportivo Ermanno Rosina e Bruno Mazzini, tutto è cambiato e le Rondinelle hanno spiccato letteralmente il volo.

La stagione 2010-2011 – spiega il figlio di Umberto, Fausto – fu incredibile. Una cavalcata esaltante che portò alla vittoria del campionato e alla promozione in serie C2. Facemmo qualcosa di straordinario grazie alla forte unione tra dirigenza, staff tecnico e calciatori. Non mancarono momenti complicati durante l’anno ma non ci siamo mai abbattuti e tutti insieme siamo riusciti a superare le difficoltà. Erano presenti squadre molto attrezzate, formazioni con un passato importante che puntavano alla promozione. Alla fine, grazie ad un campionato memorabile, siamo riusciti a spuntarla noi.

Abbiamo regalato una gioia incredibile non solo ai nostri tifosi ma all’intera città che mai si era affacciata su palcoscenici così prestigiosi. Quell’esperienza fu la dimostrazione che quando la progettualità è ben ideata, il team adeguato e tutti remano nella stessa direzione, anche Aprilia può arrivare in alto. Nello sport come nell’amministrazione.

Mai, lo voglio sottolineare, l’Aprilia Calcio era riuscita ad arrivare in Serie C2, l’odierna Lega Pro. Ricordo che al termine dell’ultimo match vinto con lo Zagarolo che decretò la nostra promozione, scoppiò una grande festa prima dentro lo stadio e poi per le vie del centro. Ricordo i caroselli dei tifosi per le vie del centro e la gioia incontenibile dei giocatori. Fu una giornata indimenticabile che tutti ancora ricordano con grande sentimento e nostalgia. Sono passati sette anni ma quel successo è rimasto scolpito nelle menti di tutte le persone che amano il calcio e la città di Aprilia”.

Oggi la realtà è molto diversa. Le Rondinelle dopo alcune stagioni passate in Lega Pro e una amara retrocessione arrivata nell’anno della riforma dei campionati (2013-2014 erano previste 9 retrocessioni), sono tornate a galleggiare in Serie D dove anche quest’anno sono riuscite a conquistare una facile salvezza nel girone sardo-laziale.

“Penso che l’Aprilia Calcio e l’intera città – conclude Lazzarini – meriti di più sportivamente parlando. Questa società deve tornare ai fasti di quella gestione quando vivemmo esperienze importanti fino ad arrivare tra i professionisti. Abbiamo le potenzialità per tornare a rivivere quei momenti. Spero che nei prossimi anni i tifosi delle Rondinelle possano tornare a gioire come quell’otto maggio 2011”.