Il giornalista e vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni, studioso del Novecento e degli anni di piombo, sarà a Latina martedì 8 maggio per presentare il suo ultimo libro dedicato ai cinque uomini della scorta di Aldo Moro, uccisi nell’agguato conosciuto come la strage di via Fani. “Gli eroi di Via Fani”, edito da Longanesi, è nelle librerie italiane da circa due mesi e sarà al centro di un incontro fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura e ospitato al Museo Civico Cambellotti.
Il 16 marzo di quarant’anni fa, in via Fani, a Roma, le Brigate Rosse rapirono Aldo Moro. Nel corso del sequestro persero la vita Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, gli agenti incaricati di proteggere l’allora presidente della Democrazia cristiana. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono soffermate sulle figure dei terroristi autori dell’attacco, meno attenzione è stata riservata alle vittime di Via Fani. E’ alla loro voce che lo storico Boni ha dato risonanza con il suo volume, mosso dal bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello Stato.
Per farlo è andato nei luoghi in cui questi uomini hanno vissuto, ha incontrato e parlato con le persone che li hanno conosciuti e amati: genitori, figli, fratelli, fidanzate, il cui dolore nessun risarcimento potrà mai lenire. «A distanza di quarant’anni Filippo intraprende un viaggio di poco più di due mesi – ci racconta l’Assessora Antonella Di Muro – ma che sembra durare anni. La narrazione muove infatti su piani temporali diversi, presente e passato si alternano e, complice la memoria, ci restituiscono un pezzo doloroso della nostra storia».
In circa 300 pagine Boni raccoglie storie di vite umili, ma ricche di sogni e di affetti, verità e memoria, e al tempo stesso dipinge lo straordinario affresco di un’Italia semplice e autentica, che sa resistere alle atrocità della storia e si ostina a guardare al futuro.
“Quando chiuderete le pagine di questo libro potrete dire di conoscerli e non potrete più dimenticarli” scrive il direttore de La Repubblica Mario Calabresi nella sua prefazione al testo. Martedì, al Cambellotti, oltre all’autore sarà presente Valeria Bianchin, ex compagna di Francesco Zizzi, residente allora come oggi a Latina. I due si sarebbero dovuti sposare di lì a breve, le pubblicazioni del matrimonio erano già state affisse all’albo comunale. Francesco quel 16 marzo era in servizio per la prima volta con la scorta di Moro, in sostituzione di un collega.
Interverrà inoltre il professor Gianfranco Loffarelli. A fare gli onori di casa, l’Assessore alla Cultura Antonella Di Muro. Modera la giornalista Licia Pastore. La presentazione inizierà alle 17.30