Il sindaco di Pontinia Carlo Medici si è imposto con oltre il 35% delle preferenze dei voti ponderati dei sindaci e consiglieri comunali. Regge l’alleanza trasversale democratici-Forza Italia-Idea. Medici, come riportato anche dalle dichiarazioni a caldo, ha affermato “Sarò il presidente di tutti”, ma sull’elezione dell’esponente Dem, si spacca proprio il suo partito.
Oggettivamente, era nell’aria, ma i sostenitori del nuovo presidente della Provincia, speravano in un margine migliore, perché alla fine Coletta non ce l’ha fatta per poco. All’indomani del voto è difficile spacchettare le preferenze e capire chi e come hanno fatto arrivare il proprio sostegno al primo cittadino di Latina. Ma che qualcosa all’interno del Pd sia accaduto è emblematico. Certo è che Coletta non ha ottenuto solo il sostegno di una parte del mondo civico – l’altro è andato verso la Gervasi – ma ha attirato su di sé anche un voto politico, probabilmente non solo interno all’area progressista.
Il paradosso è che delle elezioni indirette per un organo provinciale, tra l’altro molto svuotato di potere dopo il famoso Decreto Delrio, questa volta hanno messo in relazione una strana linea politica, dove alla fine si è imposta una linea chiara, seppur definita “istituzionale” dai propri sostenitori. Ha vinto un’area vasta moderata che comprende “i più centrali” sia degli schieramenti progressisti che riformisti. Un qualcosa che alla lunga potrebbe persino vedere un riassetto politico vero e proprio, ma che per ora fa ricicciare le accuse su chi ha amministrato a livello politico i principali due partiti negli ultimi anni: Claudio Moscardelli e Claudio Fazzone. In tanti, infatti, parlano di un patto tra i due, seppur, secondo indiscrezioni dai corridoi della politica provinciale, gli accordi su Medici sono stati scritti sul campo dai principali esponenti in seno al consiglio.
Al di là di quello che accadrà, visto che si è votato solo per il presidente e non anche per il consiglio provinciale, adesso sarà la volta di vedere quale sarà la linea politica di Medici, che da un paese di periferia si ritrova a coordinare una Provincia che ha sul tavolo temi sui quali ci sono idee e soluzioni politiche molto diverse tra loro: tra tutte acqua e rifiuti.