“Abbiamo raccontato in queste settimane di diversi ospiti dal sangue blu che nei secoli hanno visitato Formia. Il fatto completamente nuovo è che la visita che raccontiamo oggi non appartiene al passato benché alla cronaca odierna”. A renderlo noto è Daniele Iadicicco, presidente dell’associazione Terraurunca.
“Sono arrivati in visita nei giorni scorsi Mauro e Vincenzo Gambini De Vera d’Aragona dei Principi di Caposele. Nomi altisonanti per due moderni Principi legati da sempre alla storia della nostra città.

Incuriositi dal libro “La Reale Villa Caposele a Formia già Villa di Cicerone”, a cura di Daniele Iadicicco – hanno preso contatto con lui per visitare le antichità formiane legate alla storia della loro famiglia.
Accompagnati sia da Daniele Iadicicco che da Raffaele Capolino, i principi di Caposele hanno potuto visitare la tomba del Duca di Marzano Adrea Laudati, il loro più antico antenato, nella Chiesa di Sant’Erasmo. La passeggiata è continuata, grazie alla disponibilità del Dott. Vito Auriemma, al Cisternone Romano per poi finire finalmente alla Villa Reale di Caposele, con una passeggiata al molo. Un luogo per loro magico in cui tutto prende il nome dal titolo della loro famiglia: la via, il circolo ed il porticciolo.
Grande è stata l’emozione dei due discendenti del Principe di Caposele, Carlo Ligny, nel passeggiare nell’area archeologica e poter ammirare sui lembi di quella che fu la villa dei loro antenati, lo splendore dei luoghi. Ovvio al contempo lo stupore nel vedere la garitta borbonica, posta a margine della villa quasi al crollo, e la poca cura posta per preservare in generale quei luoghi tanto cari alla loro famiglia. Entusiasti comunque della piacevole visita i due Principi si sono proposti di tornare per contribuire volontariamente a ripulire l’area archeologica di Caposele ancora da bonificare.
Senz’altro hanno lasciato Formia con negli occhi la sua bellezza e proponendosi di fare da ambasciatori della nostra città al quale sono legati dai vincoli e ricordi indissolubili.
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