Dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Cassino nei suoi confronti, con le accuse di abuso d’ufficio e falso, relativamente alla concessione demaniale annullata per due volte a Vincenzo Mazzella della Nautica Enros, a intervenire è direttamente l’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli.
“Ritorsione? Vendetta? Dev’essersi smarrito il significato di queste due parole”, afferma l’ex primo cittadino, imputato insieme all’ex assessore Giuseppe Feola e all’ex dirigente dell’urbanistica e demanio Roberto Giocondi. “Il titolare del pontile – sostiene Vigorelli riferendosi a Mazzella – costruisce il suo esposto sulla convinzione che il Comune di Ponza, quando ero sindaco, avrebbe eseguito atti persecutori (l’attivazione di una procedura di decadenza del suo pontile) perché l‘ex assessore alla portualità Giuseppe Feola è il convivente della signora Monica Vitiello, comproprietaria della Sep (Società elettrica ponzese), contro la quale il signor Enzo Mazzella ha un contenzioso che dura da una ventina di anni. La circostanza dell’annoso contenzioso è vera. Ma è altresì vero che questa “Guerra dei Roses” si è risolta positivamente per il signor Enzo Mazzella proprio grazie all’Amministrazione Vigorelli. E’ infatti incontrovertibile – aggiunge – che la Conferenza dei Servizi da me presieduta abbia dato completamente torto alla Sep riguardo uno sversamento di gasolio sull’arenile di Giancòs, dove insiste la concessione del signor Enzo Mazzella (lo sversamento era stato uno dei motivi all’origine della “guerra”). E’ altresì un fatto incontrovertibile che il Comune di Ponza, con Vigorelli sindaco, si sia costituito parte civile contro la Sep per questa vicenda. E’ ancora un fatto incontrovertibile che, all’indomani della chiusura della centrale elettrica di Giancòs decisa dalla magistratura nel 2013, l’Amministrazione Vigorelli abbia ordinato alla Sep di costruire, a sue spese e fuori dal centro abitato, una nuova “Centrale provvisoria” che è ormai in funzione dall’aprile del 2015. E’ infine un fatto incontrovertibile che il signor Enzo Mazzella, a seguito di provvedimenti giudiziari, sia stato risarcito dalla Sep con la somma di 450.000 euro”.
“Quindi – specifica l’ex sindaco – da dove si evincerebbe la sudditanza del Comune nei riguardi della Sep e quale mai sarebbe stata la nefasta presenza in Giunta dell’ex assessore Giuseppe Feola come presunto “guardiano” degli interessi della Sep? Quanto agli atti persecutori, vorrei far presente che i primi accertamenti di abusi del pontile “Nautica Enros” risalgono al 1993, proseguono nel 1994, nel 1995, nel 1997, nel 2000, nel 2003, nel 2007, nel 2008, nel 2009 e cioè quando c’erano altre Amministrazioni e altri sindaci in carica. E infine nel 2013 e nel 2015, quando era in carica l’Amministrazione Vigorelli. Ma la cosa più importante non è la longevità delle violazioni, ma il fatto che tutti questi abusi siano stati accertati dalla Capitaneria di Porto di Gaeta o di Ponza e dalla Stazione dei Carabinieri di Ponza. Le violazioni – si badi bene – sono state tutte accertate da altri organi di Polizia Giudiziaria e non dal Comune di Ponza, che quindi non può essere considerato l’indefesso “persecutore” del signor Enzo Mazzella. Del resto, anche tutti i testimoni sentiti in via preliminare dai carabinieri di Ponza (il comandante della Polizia locale, i consulenti dell’Ufficio urbanistica e demanio, un imprenditore edile) hanno escluso categoricamente che ci siano state “pressioni” da parte dell’Amministrazione Vigorelli per “punire” il signor Enzo Mazzella. Addirittura il comandante Elisabetta Voce ha invece lamentato pressioni e intralci da parte del signor Enzo Mazzella durante un normale controllo di routine eseguito presso diversi titolari di pontili e di concessioni sul demanio. C’è tuttavia una differenza. Quella che le precedenti amministrazioni avevano sorvolato sulle violazioni e che c’è voluto l’intervento della Procura della Repubblica di Latina per arrivare al sequestro del pontile del signor Enzo Mazzella nel 2009 e nel 2013. Al contrario di quanto era accaduto nel passato, l’Amministrazione Vigorelli nel 2013 ha proposto la decadenza della concessione, che era un atto dovuto di fronte alle reiterate violazioni e abusi. Se non l’avesse fatto, oggi l’Amministrazione Vigorelli avrebbe potuto rispondere a una richiesta di rinvio a giudizio per omissione/ritardo di atti d’ufficio ex art. 328 del Codice Penale. Analogamente, l’Amministrazione Vigorelli ha attivato la decadenza di altri pontili a seguito di violazioni e abusi sempre accertati da altri Organi di Polizia Giudiziaria. Ciò a dimostrazione di un lineare comportamento, e non certo di una presunta discriminazione ritorsiva nei confronti del signor Enzo Mazzella”.
“Aggiungo infine – conclude – che la cosiddetta “ritorsione” e la cosiddetta “vendetta” dovrebbero appartenere anche all’attuale amministrazione in carica, guidata dal sindaco Franco Ferraiuolo. Non meno di due settimane fa, infatti, in sede di Conferenza dei Servizi, il Comune di Ponza/Settore Ambiente si è opposto alla richiesta della <Nautica Enros> del Sig. Enzo Mazzella di realizzare una piattaforma sull’arenile in concessione, per attrezzare un bar all’aperto. Da notare che nel 2010, al fine di ottenere il dissequestro del pontile da parte della Procura di Latina (PM Miliano), il signor Enzo Mazzella aveva espressamente rinunciato ad attrezzare nuovamente un bar all’aperto sull’arenile in concessione. In definitiva, il signor Enzo Mazzella non può certo atteggiarsi a San Sebastiano martire”.
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