Condanna definitiva per Pietro Petrianni, 64 anni, di Sezze, che uccise il cognato e poi gettò il corpo in un pozzo. La Corte di Cassazione ha rigettato sia il ricorso della pubblica accusa, che batteva sulla premeditazione, che quello della parte civile, rappresentata dall’avvocato Francesco Vasaturo.
Per il setino, difeso dall’avvocato Oreste Palmieri, solo un piccolo sconto di sconto per il ricalcolo della pena, passata così da 18 anni di reclusione a 17 anni, 6 mesi e 20 giorni.
Petrianni è stato condannato per l’uccisione del carrozziere Maurizio Di Raimo, 53 anni, di Latina, nel giugno 2015, il cui corpo venne poi nascosto in un pozzo in via Maina, tra Sezze e Borgo Faiti.
In primo grado l’imputato era stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, a 30 anni di reclusione, pena ridotta a 18 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma.