Un nutrito gruppo di operatori ortofrutticoli del Mof, composto da soci e membri del Consiglio di Amministrazione dell’Agrofondi, stanno protestando in questi ultimi giorni contro l’attuale dirigenza per il ripristino della corretta gestione del Consorzio.
“La gestione di Agrofondi – fanno sapere in particolare sette consiglieri di maggioranza – è stata fuorviata dalla presidente Natalina di Crocco che, di concerto con il presidente Assomercati Vincenzo Addessi, a nostro avviso hanno violato lo statuto procedendo a designare i membri del Consiglio di amministrazione della Mof s.p.a. in maniera irregolare. Infatti – a seguito di una riunione informale e congiunta tra i dirigenti Agrofondi e Assogrossiti, tenutasi in data 27 febbraio 2018, si è proceduto impropriamente a designare, i consiglieri della società Mof s.p.a., eletti poi dall’Assemblea MOF s.p.a. del 2 marzo 2018. Dal 28 febbraio 2018, in poi, si sono levate le proteste della maggioranza dei membri (7 su 13) del Cda Agrofondi.”
“Ciò è in palese contrasto con le regole dello statuto Agrofondi – continua la nota – che prevede la designazione delle nomine da parte del Consiglio di amministrazione e la successiva approvazione da parte dell’assemblea dei Soci” hanno riferito i consiglieri alla presidente Di Crocco che, nei successivi consigli del 13 e 20 marzo 2018, pur inserendo la designazione delle nomine del MOF s.p.a all’ordine del giorno soprassedeva alla discussione. Secondo la stessa infatti le delibere del 27 febbraio 2018 erano valide ed efficaci.
Alle proteste dei consiglieri ha fatto seguito la richiesta di Assemblea dei Soci Agrofondi comunicata alla Presidente del consorzio in data 23 marzo 2018 e sottoscritta dal 35% circa della compagine consortile nonostante fosse necessario solo il 10%. Tutto ciò, ad oggi, non ha scalfito il silenzio e l’inerzia della Presidente.”
“Non comprendiamo tale ritardo – riferiscono i membri del Consiglio (maggioranza del CDA) – chiediamo solo che sia rispettato lo statuto. Le nomine fatte non sono conformi alle regole dello statuto consortile che prevede la designazione da parte del CDA e l’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci”.
“Chi ha memoria ricorderà i fatti accaduti nel 2015, il caso dei famigerati brogli elettorali (visibile su youtube) quando l’attuale Presidente, sig.ra Natalina Di Crocco, protestava ferocemente contro chi, secondo la Sua opinione, aveva passato il senno. Oggi, invece, è lei a essere sui carboni ardenti a causa dell’irregolarità commessa nel nominare gli stessi consiglieri uscenti e in prorogatio da anni, di fatto, ratificando il loro mandato alla MOF s.p.a senza che i soci avessero di fatto approvato le nomine. Pensare che, proprio qualche anno fa, vi era una forte voglia di cambiamento e le vigorose proteste verso la vecchia dirigenza avevano spinto molti operatori a credere nella sua guida.”
“Al silenzio ed immobilismo della Presidente Di Crocco – aggiungono – fa pandant la frenetica attività del Presidentissimo Addessi. E’ di queste ore, l’iniziativa presa dal Presidente Assomercati ( allo stesso tempo Amministratore Unico di Euromof – Amministratore Delegato di MOF – Ammnistratore Unico di IMOF – Consigliere Agrofondi ) di convocare un’assemblea straordinaria tra le organizzazioni degli operatori Assogrossisti/Assomercati che, pur non avendo alcun potere in merito alle nomine in questione, viene chiamata ad esprimere eventuali decisioni o indirizzi da dare ai dirigenti Agrofondi e Assomercati. Le stesse, dopo non essere state interessate per anni e risvegliate in sordina pochi mesi fa, oggi, sembrano essere gli unici centri di risoluzione delle problematiche dirigenziali.
Si continua a non affrontare il problema e a spostare la discussione su un piano diverso da quello richiesto. Tutto questo è assurdo ed oggi anche molti altri soci, oltre a noi sette sottoscrittori della nota stampa, non comprendono il perché di tale comportamento.
Indicativo del modus operandi dell’attuale e contestata dirigenza è il preambolo che precede la convocazione a firma del Presidente Addessi.”
“Lo stesso, invece di spronare la presidente di Agrofondi – si legge ancora – a ottemperare alle legittime richieste dei soci; ha infatti deciso di vestire i panni del pater familias per pacificare, a Suo dire, i figli ribelli. Dall’altra parte invece, tutto ciò è visto, come l’ennesimo tentativo di chiudere il recinto prima che tutto il gregge scappi. Non parteciperemo ad alcun monologo, soprattutto se ha il fine, come accaduto per anni, di narcotizzare l’intera platea con discorsi paternalistici, privi di supporto documentale. L’obiettivo di Addessi è uno solo, quello di distogliere gli operatori dall’evidenza che il principio democratico, cardine di questo consorzio, è stato violato.”
“Enzo Addessi, dal 1995 Governatore unico del Mondo Mof sembra aver trovato pane per i Suoi denti, all’interno del Consiglio di Amministrazione Agrofondi – concludono – dove il gruppo di maggioranza del Consiglio è disposto a lottare sino in fondo per far valere le regole previste dallo statuto e ottenere un cambio di governance proprio come si erano auspicati i Soci circa tre anni fa. Non sia mai visto in democrazia che una maggioranza di consiglieri venga esclusa e tacitata da una Presidente che difende arbitrariamente la sua posizione in attesa di un giudice che le faccia notare di non essere più gradita e sopratutto di non aver fatto rispettare lo Statuto. Il fatto di trovarsi davanti un muro di gomma ha spinto i membri del CDA a rivolgersi ai propri avvocati per le successive azioni e a scrivere questo comunicato stampa riassuntivo rispetto a quanto effettivamente accaduto nelle ultime settimane.”