Sfruttamento della prostituzione all’ombra dell’hotel, chiesta la conferma delle condanne

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Un secolo di carcere e multe per 1,4 milioni di euro. Queste, in totale, le condanne inflitte nell’ottobre 2014 dalla Corte d’Assise del Tribunale di Latina a 16 imputati, accusati di aver fatto affari facendo prostituire giovani romene, utilizzando come base per il business l’hotel San Michele di Aprilia. Nel giudizio d’appello, il procuratore generale Gustavo De Marinis ha ora chiesto la conferma della sentenza di primo grado, fatta eccezione per quattro imputati per cui ha chiesto una riduzione della pena, essendo coperta da prescrizione l’accusa relativa alla costituzione di un’organizzazione criminale, un quinto per cui ha chiesto l’assoluzione e un sesto per cui, essendo nel frattempo deceduto, ha chiesto il non luogo a procedere.

Al termine della sua requisitoria il procuratore generale ha chiesto l’assoluzione soltanto per Anna Rita Milita. L’udienza è stata poi rinviata a fine aprile, per le ultime arringhe e la sentenza. Un processo scaturito dalle indagini compiute dopo le denunce presentate da due ragazze bulgare, entrate in Italia con un visto turistico.