Sanità laziale, Simeone attacca Zingaretti e Forte: “Assunzioni elettorali”

Il consigliere regionale pontino di Forza Italia Giuseppe Simeone si scaglia contro le prossime assunzioni nel comparto sanitario laziale, in particolare rispetto le tempistiche. 

“Siamo felicissimi di apprendere, dalla grancassa mediatica ovviamente, che il presidente Zingaretti ha firmato il decreto, con cui si autorizzano le Aziende sanitarie a indire i concorsi nazionali per la selezione di 60 direttori di Unità Operative Complesse (UOC) a Roma e in tutte le province del Lazio. Ed in particolare che sei di questi saranno destinati alla provincia di Latina rispettivamente presso l’Uoc Radiologia e Diagnostica del Dea di II Livello del Goretti, uno presso Ortopedia e Traumatologia del Goretti, uno presso Uoc Assistenza Medica e Specialistica del presidio Ospedaliero di Latina, uno presso il Ps Obi e Medicina Urgenza del Dea di I Livello del Presidio Ospedaliero di Formia, uno presso la Uoc Riabilitazione Protesica Area Sud Ovest, uno presso la Uoc Medicina Generale del Dea di I Livello del Presidio di Formia. Si tratta di un indubbio passo avanti per consentire un adeguato funzionamento dei nostri ospedali costretti, proprio per la mancanza di figure apicali come i primari, a reggersi tra mille difficoltà anche su una schiera di facente funzione. Sono tre anni che Zingaretti aveva assicurato questi concorsi. E la tempistica scelta oggi sa molto di campagna elettorale e di tentativo di recuperare in una manciata di settimane quanto Zingaretti non ha fatto in ben cinque anni. Spiace inoltre constatare la mancanza di onestà intellettuale che caratterizza il presidente pro tempore della Regione Lazio e il consigliere pontino Forte sulla questione dei precari la cui stabilizzazione oggi è possibile grazie al lavoro svolto da Forza Italia a cui il consigliere si è accodato in corso d’opera presentando una seconda proposta di legge, temporalmente seguita alla nostra, per rispondere ad una emergenza a cui per settimane avevano sbattuto la porta in faccia. Resta per noi la soddisfazione di aver fatto qualcosa di concreto. La politica e la campagna elettorale non si fanno cercando di attaccarsi sulla giacchetta medaglie non proprie. Ma è questione di stile e di correttezza che in cinque anni non abbiamo visto in chi come maggioranza ha governato il Lazio. Lasciamo i suoni trionfali sugli slogan a loro, noi continuiamo a testa bassa a lavorare come fatto sinora per risolvere non per rivendicare magari il lavoro di altri”.