Nicola Reale: “Le parole di Cusani certificano solo e soltanto il suo fallimento personale”

Il Comune di Sperlonga

Pensare di poter trarre considerazioni politiche dalle dichiarazioni fatte da Armando Cusani per annunciare il suo distacco da Forza Italia, significherebbe attribuire alle sue parole una serietà che, purtroppo, non hanno e non possono avere. E’ quindi piuttosto azzardato interpretare le parole del sindaco di Sperlonga come una certificazione del fallimento di Forza Italia. A nostro avviso, le parole di Cusani certificano solo e soltanto il fallimento personale di Cusani.

Nicola Reale

Pur da avversari politici di vecchia data, avremmo avuto la correttezza politica e umana di rendergli l’onore delle armi, se egli avesse avuto l’umiltà e l’intelligenza di cogliere questa occasione di dissenso dal suo originario partito di appartenenza per scegliere di chiudere la sua esperienza politica, dopo oltre 20 anni in cui quel partito gli ha consentito di essere protagonista e di occupare cariche di un certo rilievo. Ma non è da tutti capire quando è il momento di fermarsi e di dire basta. C’è chi vive la politica come una droga che dà quel senso di potenza che gratifica gli spiriti deboli e alla quale è difficile rinunciare.


Chi ha conosciuto il modo con il quale Cusani ha interpretato il suo ruolo politico in oltre due decenni, sa bene, sa benissimo, che nessun riscontro è possibile trovare, nella realtà dei fatti, a parole come quelle scolpite da Cusani nel suo “testamento spirituale”. Di quel suo “ideale altissimo che risiede nel rispetto delle persone e nel dovere che ha la politica di servirle” noi, in tanti anni e in tante vicende, non ne abbiamo mai visto traccia.

Mentre ritroviamo intatta tutta la sua arroganza e presunzione quando scrive: ”la mia squadra sono stato e sono solo io”. E il suo eloquio diventa davvero
imbarazzante quando giunge a proclamare che la sua “è una scelta di libertà, dalle catene della schiavitù, contro la quale ho sempre combattuto”. Al di là della vuota retorica, non si comprende contro quali schiavitù egli abbia lottato, tanto più che le uniche catene da spezzare erano quelle nelle quali ha costretto il popolo di Sperlonga.

Armando Cusani

E probabilmente, nella foga della mistificazione, non ha saputo neanche valutare l’inopportunità di parlare di “libertà” per chi come lui ha appena finito di trascorrere un periodo di detenzione per accuse gravi per le quali è attualmente sotto processo. La nostra opposizione a Cusani è sempre stata netta e senza sconti. Ma, allorché, dopo quattro mesi di detenzione, gli furono concessi gli arresti domiciliari, fummo gli unici a scrivere che ne eravamo lieti perché poteva almeno ritrovare il calore degli affetti familiari. Al di là della lotta politica, non vanno mai dimenticati i valori umani.

Vorremmo che riuscisse a farlo anche il signor Cusani, invece di perpetuare, come sta facendo, la recita della vittima e dell’eroe, a discapito dell’onestà intellettuale e di un linguaggio di verità che ancora non gli appartiene.

Non è nostro stile permetterci di dare consigli agli avversari politici. Ci consentiamo, invece, di augurare loro di potersi guardare a testa alta nello specchio”.

Nicola Reale (già Capogruppo di Minoranza al Comune di Sperlonga)