Botte, minacce, umiliazioni. Per i bambini di una classe dell’asilo “Donna Lelia Caetani” di Pontenuovo, a Sermoneta, per mesi andare a scuola sarebbe diventato un incubo. Una vicenda venuta alla luce otto mesi fa quando, dopo alcune indagini compiute dai carabinieri del Nas, una delle due maestre indagate è stata sospeso dall’insegnamento su ordine del gip. Per le due insegnanti il sostituto procuratore Simona Gentile ha ora chiesto il rinvio a giudizio e a decidere sarà, il prossimo 3 aprile, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario.
La maestra sospesa dall’insegnamento, Alberta Tullio, 63 anni, di Latina Scalo, è accusata di maltrattamenti fisici e psichici sui bambini della scuola per l’infanzia, tutti di età compresa tra i 3 e i 5 anni, che avrebbe preso a schiaffi, sculacciato, a cui avrebbe tirato orecchie e capelli, dato dei pizzichi, strattonato, offeso e minacciato. “Fate schifo”. “Siete proprio dei tonti. Ma che siete deficienti?”. “Brutto scimmiotto peloso”. “Siete stupidi”. “Schifo veramente, fai schifo, tu fai schifo”. “Brutto, peloso, puzzolente, puzzi pure”. Sono queste solo alcune delle offese che la maestra avrebbe rivolto ai piccoli e che le vengono ora contestate.
La maestra Fortunata D’Anna, 40 anni, casertana d’origine, è invece accusata di aver abusato dei mezzi di correzione e disciplina strattonando i bambini, pungendone uno con una matita ben temperata, tirando a un altro i capelli e approvando anche atti di violenza tra i bimbi.
L’udienza preliminare è slittata al 3 aprile per un difetto nella notifica dell’udienza stessa all’imputata Tullio, che a differenza della collega non si è presentata in tribunale. Le famiglie di dieci bambini si sono intanto costituite parte civile tramite gli avvocati Valentina Macor, Fabrizio Cappio, Maria Belli, Carmela Massaro e Paolo Pasquali.