Auto usate verso la rivoluzione con CarVertical: Ecco chi sono

“Comprereste mai un’auto usata da quest’uomo?”
Questa la frase che campeggiava sul poster dello sghignazzante Nixon, rilanciata dal New York Times e che probabilmente costò la sconfitta al rappresentante repubblicano nel lontano 1960.

La risposta oggi, in tempo di blockchain e criptovalute potrebbe essere stata “Dipende”. Rispondere a questa domanda è l’obiettivo che si pone CarVertical, una società nata con lo scopo di creare un registro pubblico dove registrare tutte le informazioni storiche delle auto, cosa che oggigiorno risulta impossibile o lacunosa con gli attuali libretti di circolazione.
Il progetto della società è quantomeno intellegibile e con un piano definito, al pari di altre criptovalute in ascesa come Neo e Stellar Lumens, talmente apprezzate da finire nei listini di un broker di fama mondiale come Iq Option.


Nata appena a Luglio 2017, l’idea di CarVertical è supportata da un team tutto made in Lituania (protagonista anche nel lancio di un altro grande progetto di blockchain, Bankera), composto da 14 collaboratori e persino appoggiato dall’Unione Europea nell’ambito dei finanziamenti strutturali 2014-2020.

Il dubbio che si possa manipolare lo storico degli eventi relativi ad un veicolo rimangono forti, specie se si pensa ad urti che coinvolgono le parti meccaniche o il tanto vituperato chilometraggio, facile da resettare ad un livello precedente rispetto a quello effettivo.

CarVertical si propone di inserirsi nel computer di bordo e di registrare tutti gli eventi riportati, i quali, una volta sulla blockchain, non possono essere più modificati. In effetti, se inserito a bordo di un’auto nuova, la soluzione non potrebbe che dare un extra-valore sia a chi acquista che chi rivende l’automobile. CarVertical sarebbe quindi una sorta di sigillo di garanzia, un po’ come avviene per i telefonini inviati in garanzia.

Funzionerà? L’idea suona piuttosto bene e l’azienda ha già completato la vendita di tutti i gettoni (hard cap) raccogliendo qualcosa come 20milioni di Euro in appena 2 mesi, e se contiamo che colossi a quattro ruote come Volkswagen, Toyota, Porsche e Daimler stanno già da tempo studiando come integrare le proprie tecnologie nella blockchain, le prospettive sembrano davvero interessanti.

Nel frattempo, un’altra criptovaluta rompe gli indugi e, in controtendenza rispetto al mercato fa registrare una crescita del 300% in una settimana. E’ TeslaCoin (TES), la quale non è però riconducibile ad Elon Musk e non ha nulla a che vedere con il settore automobilistico. Il suo valore si attesta oggi intorno agli 0,12$, un valore che è quadruplo rispetto agli 0,30$ della scorsa settimana e che nella giornata di ieri aveva addirittura toccato quota 0,17$.

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