Regionali, Antonio Di Rocco candidato con la lista Pirozzi

Antonio Di Rocco

“Ho accettato l’invito di amministratori comunali, associazioni del terzo settore e di tanti cittadini a candidarmi alle prossime elezioni regionali con la Lista Pirozzi.” Lo scrive in una nota stampa Antonio Di Rocco. 

“Credo sia giunto il momento di mettere a frutto l’esperienza maturata in questi anni in cui ho avuto modo di conoscere a fondo la nostra variegata Provincia, con le sue grandi potenzialità ma anche con i suoi bisogni. In un momento in cui spira forte il vento del cambiamento sento di dover dare il mio contributo affinchè queste energie non si disperdano in una sterile protesta o peggio in dannosi salti nel buio.”


“Nonostante la mia età sono consigliere comunale a Formia dal 2008, sono stato capo della segreteria del consigliere regionale Aldo Forte ed ho collaborato con il gabinetto del Sindaco Michele Forte, inoltre in questi anni ho continuato a formarmi specializzandomi in “Innovazione e Management delle Pubbliche Amministrazioni”.Visto il mio percorso politico, la scelta di Sergio Pirozzi poi è stata quasi naturale, un amministratore fortemente legato al territorio proveniente dall’area di centrodestra, ma che non si è piegato alle logiche spartitorie che hanno portato i Partiti di quella coalizione a collezionare una serie ininterrotta di sconfitte, partendo da Roma passando per Latina arrivando fino a Formia, frutto di incomprensibili divisioni.”

“La candidatura di Pirozzi rappresenta anche la volontà dei territori di riappropriarsi della libertà di partecipare e di scegliersi i propri rappresentanti rispetto a metodi opachi che portano il candidato perdente al Comune di Milano, cacciato da Forza Italia a rientrare nell centrodestra per correre, questa volta in Lazio, in cambio di una manciata di collegi sicuri alle elezioni politiche. La lista Pirozzi può rappresentare una speranza non solo per tanti territori e tanti cittadini che si sentono emarginati, esclusi, ma anche per tanti amministratori e militanti di centrodestra che credono in una coalizione dove conti più la credibilità, il radicamento e le idee, rispetto alla fedeltà ed all’obbedienza al proprio capocorrente. Solo così potrà rappresentare un’alternativa seria a Zingaretti, che dopo cinque anni di assenza, in particolare dalle province, oggi si presenta come un leader di una coalizione in cui la sinistra radicale ha un peso determinante come ha dimostrato ponendo il veto sulla Roma Latina.