Urbanistica a Latina, Carnevale: “La Giunta rischia di mandare in dissesto la città”

Il Comune di Latina

“La sentenza del Tar sul caso di via Quarto squarcia il velo sull’inconsistenza amministrativa di una giunta e di un primo cittadino che preferisce nascondere la polvere sotto il tappeto piuttosto che affrontare i problemi e risolverli nell’interesse dei cittadini. L’arroganza, l’immobilismo e l’incapacità di questa amministrazione targata Lbc e del sindaco Coletta sta trascinando la città nel baratro, rubando così il futuro ai nostri giovani che non vedono in questa nostra terra nessuna prospettiva di sviluppo e di occupazione stabile”.

A criticare la gestione del tema-urbanistica da parte della giunta guidata dal sindaco Coletta è Massimiliano Carnevale, consigliere comunale indipendente.


Massimiliano Carnevale

“In campagna elettorale abbiamo assistito alla narrazione di un civismo in grado di risolvere i problemi ridando fiato alla nostra economia, ma una volta eletti Coletta e i suoi hanno preferito trastullarsi in un atteggiamento ‘pilatesco’ che sta producendo danni incommensurabili per la nostra comunità in tutti i campi. Non entro nel merito delle ragioni di un costruttore che si è visto riconosciuto dal Tribunale Amministrativo Regionale un indennizzo di oltre 3,5 milioni di euro, ma registro che prima di arrivare alle aule di tribunale Coletta e la sua Giunta hanno avuto più di un anno per tentare di risolvere la situazione ed evitare un danno pesantissimo per le casse comunali.

Lbc è arrivata al governo della città il 25 giugno del 2016, il ricorso della società costruttrice è del 24 luglio 2017. Tredici mesi trascorsi a raccontare ai cittadini la ‘bugia’ del nuovo libro invece di risolvere i problemi del Comune e della città. Vorrei far notare che purtroppo questa sentenza rischia di non essere l’unica e presto potrebbero arrivare nuove e pesanti condanne per il Comune, tanto che il dissesto finanziario potrebbe davvero essere dietro l’angolo.

Un sindaco avveduto e una giunta capace – non i compagni di banco o gli amici del primo cittadino – avrebbero impiegato il loro tempo a dare un indirizzo alla città: anche e sopratutto sulla spinosa questione della pianificazione urbanistica. Oggi lo chiedono a gran voce le associazioni sindacali e gli ordini di ingegneri e architetti, mentre i titolari delle aree rimaste senza destinazione urbanistica hanno già diffidato il Comune a dare una risposta alle loro legittime istanze, prima di adire anche loro le vie legali. A tal proposito faccio presente che già lo scorso 29 settembre era giunta ai commissari la richiesta di una discussione ufficiale del problema in Commissione Urbanistica: discussione che finora la presidente Celina Mattei ha preferito evitare, trastullandosi anche lei insieme al sindaco Coletta nell’intitolazione di Parchi e strade.

Come opposizione, tutta, dovremmo dunque trarre le conseguenze oltre che dalla sentenza del Tar, anche e sopratutto dal fatto che i giudici amministrativi hanno inteso interessare del problema la procura della Corte dei Conti. Sarebbe dunque opportuno, per il bene di Latina e dei suoi cittadini, interessare noi stessi le autorità giudiziarie competenti sui disastri che questa amministrazione sta lasciando in eredità alla nostra amata città.

Sono sicuro che avremmo il sostegno e la gratitudine di gran parte dei cittadini, anche e soprattutto di quelli che si sono lasciati ingannare da Coletta e dal suo falso civismo che si è rivelato essere nient’altro che un movimento di estrema sinistra che oggi governa Latina”.