“Giornata nazionale del dialetto”, questa sera al teatro “Remigio Paone”

Il 17 gennaio é stata la sesta ricorrenza dall’istituzione, nel 2013, della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” ad opera dell’UNPLI, l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. L’UNPLI, che riunisce circa 6.000 Pro Loco diffuse sull’intero territorio nazionale, vuole contribuire a “La valorizzazione dei dialetti e delle lingue locali: un mondo che rappresenta la nostra identità territoriale “, così come affermato dal Presidente dell’organo Antonino La Spina, nel rinnovare l’invito a partecipare a tale giornata.
A partire dunque dal 17 gennaio e per tutto il mese le Pro Loco e non solo , sono invitate a ricercare e a ritrovare una sintonia con le proprie tradizioni culturali, dialettali, che radicano la persona al territorio e ne modellano l’identità quale membro di una comunità tangibile. Ampia la suggestiva e importante gamma delle iniziative dalle presentazioni di libri e video a convegni e conferenze, dagli spettacoli teatrali ai recital di poesia e/o prosa.

La Pro Loco di Formia aderisce all’iniziativa domenica 28 gennaio alle ore 18 presso il teatro Remigio Paone, con una coinvolgente serata fatta di scene di vita popolare, commedia, cantastorie, musiche e canti popolari. Il Gruppo Teatrale Associazione Mola presenta “scenette di vita formiana” a cura del professore Giovannino Bove, Il Setaccio di Maranola porta sul palco la commedia “Taberna Callidius Eroticus et Fannia” per la regia di Antonio Forte, il Centro anziani di Gianola rappresenta “Un Emigrante in paradiso”. Il tutto arricchito dai canti del Trio Popolare del Centro Socio Culturale Trivio i Trivio e dal cantastorie Enzo Scipione. L’evento é presentato da Gianni Donati che ne é anche il direttore artistico.


“La giornata nazionale del dialetto – sottolinea il presidente della Pro Loco di Formia, Pierfrancesco Scipione – rappresenta per la Pro Loco di Formia lo sforzo di difendere la nostra storia che passa attraverso un idioma parlato ancora dai nostri nonni. Abbiamo unito le energie delle diverse esperienze associative per celebrare le nostre radici. Con orgoglio esprimo la più sincera riconoscenza a tutti i protagonisti partecipanti a questa kermesse del teatro popolare formiano e rivolgo un ringraziamento speciale a due grandi maestri e custodi delle nostre tradizioni: i prof.ri Giovanni Bove e Antonio Forte. L’ambizione più alta è quella di stabilire un appuntamento fisso per ricordare chi siamo e da dove proveniamo, per riscoprire la nostra identità e trasmettere al futuro la cultura della lingua locale”. L’ingresso é libero fino a esaurimento posti.