Ha riaperto le porte al pubblico mostrando i suoi segreti dopo anni di buio, la Torre di Castellone. Lo ha fatto sabato mattina, con tanto di pittoresca rievocazione storica in costume, grazie ai volontari della Rete Temporanea di Associazioni “Sinus Formianus”, nata dall’unione sotto forma di Rta di “Formia Turismo” e “Lestrigonia”, sodalizio che gestisce i siti archeologici di Formia.
Un passo importante, che ha restituito alla comunità un bene di grande interesse storico-archeologico. Senza un euro di soldi pubblici, come sottolineato dagli interessati, che hanno curato allestimento, pulizia e quant’altro a discapito delle proprie tasche e del proprio tempo. Sperando da qui al prossimo futuro che il monumento, tra i simboli della città, vada incontro ad una vera svolta dal punto di vista della valorizzazione. Del resto, dicono da “Sinus Formianus”, “c’è fame di cultura”: tutto esaurito, per la riapertura.
In attesa della nuova amministrazione comunale, e quindi delle prossime decisioni in merito alla gestione, i volontari hanno comunque assicurato che la Torre “sarà nei limiti del possibile fruibile almeno una volta al mese”.
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