Al Santuario della Civita di Itri arrivano i Magi

In occasione della solennità dell’Epifania, al Santuario della Madonna della Civita, nel Comune di Itri, arcidiocesi di Gaeta, arrivano i Magi. I personaggi che si offrono per tenere l’unico ed ultimo presepe vivente al Santuario arrivano dai vari comuni del Sud Pontino: Fondi, Itri, Formia, Maranola, Campodimele. Si tratta non solo dei Magi, ma anche di altri personaggi del presepe, con la Santa Famiglia, i pastori, gli zampognari e gli animali.

La funzione inserita nella celebrazione della santa messa delle ore 10,30, ogni anno vede la presenza di diverse centinaia di fedeli e devoti del Santuario che arrivano appositamente in questo luogo di preghiera mariano per chiudere le feste natalizie ed accostasi alla confessione e alla comunione. Per domani sono attesi tantissimi devoti al Santuario per la solennità dell’Epifania e per partecipare alla sacra rappresentazione dell’arrivo di Magi. La funzione sarà presieduta da padre Antonio Rungi, vice-superiore della comunità passionista del Santuario della Civita.


Il gruppo che compone il presepe vivente verrà accolto dal sacerdote all’inizio del grande scalone che porta alla Chiesa e in processione, accompagnato dal suono dei zampognari si recherà in Chiesa per l’inizio della celebrazione eucaristica, mentre tutti i figuranti parteciperanno alla santa messa con le vesti dei personaggi che rappresentano, compreso Maria, Giuseppe e il Bambinello.

“E’ un momento di grande emozione e gioia, a conclusione della feste natalizie, rivivere questo momento dell’arrivo dei Magi con il presepe itinerante che si svolge ogni anno al Santuario – ha detto padre Antonio Rungi – in quanto anche visivamente di possono gustare i misteri della fede e contemplare il Dio fatto carne, anche con una semplice rappresentazione sacra. D’altra parte fu San Francesco D’Assisi che nella notte di Natale 1223 volle per primo, a Greggio, allestire questo speciale presepe vivente proprio per sentire meglio la nascita di Gesù. Noi vogliamo rivivere questa esperienza, incentrandola, tuttavia, nella celebrazione della santa messa e rapportandola ad essa. Il corpo di Cristo dato alla luce da Maria, per opera dello Spirito Santo, nell’eucaristia lo riceviamo sacramentalmente e riviviamo così la stessa gioia di Maria di accogliere Cristo nella sua vita”.