Incidenti alla finale di Champions league a Torino: una delle parti offese è di Formia

La procura di Torino si appresta a chiudere il cerchio sull’inchiesta che vede indagati tra gli altri la sindaca di Torino Chiara Appendino, il Questore ed il Prefetto per gli incidenti verificatisi il 3 giugno scorso durante la finale di Champions League tra Juventus e Real.

Sono tuttora in corso, e lo saranno fino al 10 di gennaio, le notifiche degli avvisi di garanzia nei confronti degli indagati e delle oltre trecento partici civili, tra le quali anche una di Formia, alcune delle quali difese dall’avvocato Gianluca De Meo, in riferimento allo svolgimento di accertamenti tecnici irripetibili che si svolgeranno nella giornata del 18 gennaio prossimo nei Laboratori di Chimica Forense della Polizia Scientifica di Torino, alla presenza dei consulenti delle parti.


La Procura intende verificare, prima della chiusura definitiva dell’indagine, la presenza di residui di spray urticante sul materiale sottoposto a sequestro (scarpe ed indumenti vari abbandonati e smarriti nel fuggi fuggi generale), che potrebbe esser stata la causa scatenante la psicosi della folla, così come raccontato da parte dei testimoni che hanno parlato di difficoltà respiratorie.

Le parti civili difese dall’avvocato De Meo, che si sta avvalendo della collaborazione logistica della collega, l’avvocatessa Paola Savio (famosa per esser stata l’avvocato di Anna Maria Franzoni nel processo di Cogne), potrebbero essere ascoltate dagli inquirenti nei prossimi giorni proprio in merito alla presenza di sostanze urticanti.

A seguire la Procura potrebbe dare il via alla richiesta di rinvio a giudizio degli indagati per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose.