“Touchdown” resiste al primo giro di boa del Tribunale del Riesame. Dopo la conferma del carcere per l’ex vicesindaco di Cisterna, Marco Muzzupappa, e i consiglieri comunali Gianni Giarola e Filippo Frezza, oggi è arrivata la decisione dei giudici romani per altri sei indagati e il cuore dell’inchiesta sul sistema di malaffare che sarebbe stato messo a punto tra Cisterna, la Provincia di Latina e Anzio sembra continuare a battere forte.
Il Tribunale della libertà ha infatti lasciato in carcere Raffaele Del Prete, dichiarando però l’incompetenza territoriale del Tribunale di Latina per le vicende che coinvolgono l’imprenditore ad Anzio, trasferendo i relativi atti alla Procura di Velletri. Stessa ragione per cui è stata annullata l’ordinanza e disposta la scarcerazione dell’ex assessore di Anzio, Patrizio Placidi, che resta comunque ai domiciliari per via dell’inchiesta denominata “Evergreen”. Il manager della Cisterna Ambiente, Mauro Di Stefano resta ai domiciliari, ma senza braccialetto elettronico, l’imprenditore Enrico Baccari, di Latina, passa dal carcere ai domiciliari, lo stesso l’imprenditore Stefano Ettorre, di Maenza, mentre l’unico ad essere rimesso in completa libertà è il dirigente comunale Egidio Ambrosetti. Tra 45 giorni le motivazioni dell’ordinanza.