“Stasera per l’ultima volta – scrive il consigliere di Cisterna di Latina, Maria Innamorato, in una nota – mi sono seduta al mio posto in consiglio comunale nei banchi riservati alla minoranza ma il numero legale è mancato e il consiglio non si è potuto svolgere.
Tutti a casa dopo l’appello del segretario generale del comune. Eppure per un momento ho creduto che i consiglieri di maggioranza, quelli rimasti s’intende, dopo le dimissioni volontarie e le assenze obbligate di chi oggi è privato persino della libertà personale, per una volta avrebbero compiuto l’unico atto a favore della città cioè quello di sfiduciare il sindaco.
Sono convinta che tra la maggioranza siano presenti molti consiglieri estranei alle tristi vicende giudiziarie di questi giorni è proprio per questo che nell’unica occasione per dimostrare la loro estraneità piuttosto che affrontare il consiglio comunale hanno preferito scappare.
Certo cinque giorni passano in fretta il due gennaio scadranno i tempi per le dimissioni e il sindaco decadrà comunque ma ancora una volta le sorti di Cisterna restano affidate alla volontà di un sindaco che decide quando mettere fine al suo mandato come a dire sono io che me ne vado. Era l’ultimo atto di responsabilità che ancora una volta il sindaco e la sua maggioranza hanno disatteso, dopo aver ferito una città dopo averla mortificata nemmeno il coraggio di chiedere scusa nemmeno il coraggio di venire in aula a mettere fine a tutto il male inferto.
Tutti a casa ad aspettare il nuovo anno che ci liberi da questo malgoverno e che ci porti una speranza. L’ultima lettura in aula dell’atto condiviso dall’opposizione è rimasto orfano dei destinatari quegli stessi che ad ogni consiglio comunale hanno con il loro voto avallato le scellerate scelte del sindaco e della sua giunta.
Verrà il nuovo anno verrà un commissario inviato dalla Prefettura che cercherà di sbrigare l’ordinaria amministrazione quella che non si è riuscita a fare finora ma chi risarcirà Cisterna? Chi ripagherà la città che ha perso quattro anni ? Che è arretrata che si è imbruttita? Che è stata additata come città della camorra e derisa perché sotto il palazzo comunale il sindaco ha fatto realizzare il murales di Falcone e Borsellino? Che mentre ospitava la festa della polizia in piazza IX marzo a pochi metri dentro il palazzo comunale si consumavano gli affari più sporchi fatti di tangenti sulle mense scolastiche e sui lavori pubblici? È finita manca poco tra pochi giorni non ci sarà più questo sindaco e questa maggioranza ma tenetevi a mente i nomi e le facce di chi oggi non ha accettato il confronto con l’opposizione ma soprattutto con i cittadini di chi ha preferito il bene per se stesso ancora una volta e non il bene per Cisterna.
Dopo tre anni e mezzo finisce nel peggiore dei modi questa esperienza amministrativa. Hanno perso i giovani hanno perso le donne abbiamo perso tutti ha perso Cisterna. Verranno nuovi giorni per Cisterna quelli del riscatto ne sono certa”.