Maltempo: chioschi spazzati via dalle onde e danni ingenti alla duna

Una mareggiata così violenta non si vedeva da tempo. Chioschi fatti a pezzi, passerelle in parte divelte e chissà in termini di erosione quanta sabbia sarà stata “mangiata”. E’ paradossale che ci si accorga del lungomare che scompare in estate quando diminuisce lo spazio per lettini ed ombrelloni e che il problema venga quasi del tutto ignorato in inverno quando magari sarebbe utile una fase di progettazione. Quando più che altro sarebbero utili interventi seri.

DAI SELFIE ALL’EROSIONE La spiaggia di Sabaudia non può essere soltanto lo sfondo di un selfie, di foto ogni giorno sui social ne vengono pubblicate tantissime. I tramonti e la meravigliosa macchia mediterranea incantano da anni non soltanto chi ci vive ma anche registi, poeti, attori. Tanta ispirazione e poca tutela. A volte per contribuire alla salvaguardia del territorio basta anche una segnalazione. Ma è ovvio che per interventi mirati sia necessario l’interessamento degli organi preposti alla tutela del territorio ma anche alla gestione dal punto di vista amministrativo. Ed ogni cittadino può pretendere, almeno in teoria che il patrimonio di tutti venga tutelato. Anche quando il mare torna a fare paura e presenta un conto molto alto. Comunque, per tutta la giornata i proprietari delle strutture montate in spiaggia hanno fatto i conti con la mareggiata e probabilmente la stessa cosa succederà anche nelle prossime ore.


DANNI SU DANNI Questa volta non sono state colpite soltanto le attività vicino gli hotel sul mare anche lato Torre Paola. Danni ingenti anche verso la Bufalara soprattutto alle passerelle. Il mare ha portato decine di grossi tronchi che sono stati scaraventati contro le strutture sulla spiaggia con effetto “ariete”. Alcuni di questi sono rimasti incastrati nelle passerelle a pochi gradini dalla strada. Ed è iniziato anche un via vai di trattori, in alcuni casi sarebbero state spostate anche ingenti quantità di sabbia dalla duna verso il mare per formare una sorta di barriera. Insomma danni su danni.

IL MONITORAGGIO Attività di monitoraggio sono comunque state svolte sin dalla mattinata anche lato strada. Parte della sabbia dalla duna è finita in strada, sotto controllo anche i numerosi cedimenti che si sono verificati a bordo strada nei mesi scorsi più volte “rattoppati” ma anche in questo caso il problema resta. Sul posto i volontari Anc che per tutta la giornata hanno effettuato controlli sul lungomare ed anche con il buio. I volontari coordinati dal maresciallo Cestra hanno effettuato monitoraggio anche in spiaggia.