Colline del lago, prima risposta dalla Provincia per la procedura Vas

Provincia di Latina

Colline del lago, il Comune invia la nota in Provincia per la Procedura di Valutazione Strategica (Vas) in relazione alla proposta di “Variante al Prg per la rizonizzazione relativa alle aree site in località Caterattino (ex lottizzazione Colline de! Lago)”. La nota del Comune ai fini dell’avvio della procedura Vas e dall’analisi del Rapporto Preliminare Ambientale è stata inviata in Provincia nel mese di settembre ed ora arriva uno primo riscontro come si evince nell’atto inoltrato al Comune di Sabaudia ed alla Regione Lazio pubblicato sull’albo pretorio della Provincia.

Il Comune di Sabaudia

LA STORIA La vicenda legata alla lottizzazione Colline del Lago è uno dei nodi urbanistici più complessi da sciogliere per il Comune di Sabaudia insieme alla situazione in tutto simile della lottizzazione Papi. I contenziosi sono andati avanti per decenni. Nel 2010 il Comune in esecuzione di una sentenza del Consiglio di Stato torna indietro sulla rizonizzazione dell’area e da verde privato vincolato la destinazione torna ad essere indicata come “sede di insediamenti di alto livello turistico” ovvero quella esistente al momento della presentazione del progetto negli anni ’50. Il che comportò, tra le altre cose il riconoscimento della cubatura ai privati che com’è noto avevano presentato il progetto per la lottizzazione prima che fosse presentato il Prg, un dato questo determinante sia per il Tar che per il Consiglio di Stato. I privati ebbero quindi ragione in prima istanza però, con il passare degli anni molte cose cambiano partendo dalla vincolistica. Quindi da un lato il Comune aveva riconosciuto la cubatura, ma dall’altro aveva evidenziato tutta una serie di passaggi come ad esempio fascia di rispetto dai laghi in parte ricadente in un’altra lottizzazione, la ex Papi (anche in questo caso gli eredi avevano vinto al Tar) e poi la fascia di rispetto dal cimitero. Ne erano quindi iniziati altri contenziosi affrontati principalmente dall’amministrazione Lucci.


LA SITUAZIONE OGGI Oggi cosa succede? Tra i primi atti della nuova amministrazione almeno per quanto riguarda l’urbanistica c’è questa nota inviata in Provincia per la procedura Vas preceduta da una commissione urbanistica tenutasi a fine agosto in cui i tecnici comunali avevano ripercorso quanto accaduto rispetto le lottizzazioni Papi e Colline del lago. Tra i punti all’ordine del giorno della commissione c’era per l’appunto “Stato della progettazione dei piani di lottizzazione privati ‘Le Colline del lago (ex area Bruno) e ‘Società agricola pontina’ (ex area Papi). Nella risposta che arriva dalla Provincia si parte sostanzialmente dal presupposto che il Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG), introdotto nell’ordinamento dalla L.R. n. 38/1999 non sia stato ancora adottato.

SOLO UNA FASE PRELIMINARE In conclusione si legge: “In quanto agli indirizzi contenuti nello Schema di Piano del P.T.P.G. e per il valore indicativo che possa risultare si rileva che l’intervento previsto non risulta coerente con gli indirizzi di pianificazione di questa Amministrazione (Tavv. SI01-S102), come già rilevato nell’analisi di coerenza dell’allegato Rapporto Preliminare Ambientale (pag. 37). Tutto ciò premesso, nel sottolineare la preservazione delle aree boscate adiacenti al sedime oggetto di variante, si rimanda alla successiva fase di valutazione, in cui il maggior dettaglio consentirà a questa Provincia eventuali ed ulteriori approfondimenti in merito gli aspetti di propria competenza”. Questa è una fase ovviamente preliminare, non si tratta della fase di procedura Vas vera e propria. Si torna comunque a parlare di urbanistica a Sabaudia, un argomento che da diversi anni a questa parte segna la storia della città. Quella delle Colline del lago è una vicenda di cui si parla da davvero molto tempo rispetto a cui la passata amministrazione aveva preso una posizione ben precisa. Ma non è tutto perché oltre alla strada che deciderà di intraprendere ora la nuova amministrazione c’è anche un altro fattore da considerare e cioè il Piano del Parco e comunque tutte quelle norme di salvaguardia che l’Ente fa rispettare.