– AGGIORNAMENTO –
In data 22 dicembre 2017 è stata pubblicata, come immagine di copertina a supporto di quest’articolo, una foto ritraente un altro Giovanni Lubello, del tutto estraneo alla vicenda e non legato da alcun legame di parentela con il clan dei Casalesi. L’errore è stato determinato da un caso di omonimia. La redazione di H24 Notizie si scusa con il sign. Lubello per l’equivoco e resta a disposizione per qualsiasi ulteriore rettifica o correzione. La foto errata è stata immediatamente sostituita non appena preso atto dell’errore.
E’ stato decisivo il pronunciamento della Corte di Cassazione per rendere esecutivo il titolare cautelare nei confronti di Giovanni Lubello, ex marito di Katia Bidognetti, e residente nel comune di Formia.

Nello scorso mese di febbraio era stata infatti respinta dal gip la richiesta di arresto in carcere formulata dal pubblico ministero della DDA Alessandro D’Alessio, e venne disposta solo la detenzione domiciliare. Il ricorso al tribunale del Riesame ha di fatto chiuso l’iter e sono stata ritenute fondate le ragioni espresse dalla direzione distrettuale antimafia, a supporto della richiesta di detenzione in carcere di Lubello.
L’ordinanza di febbraio riguardava anche episodi di presunta estorsione da parte di Lubello e Katia Bidognetti, che avrebbero costretto i titolari di un’azienda di Cellole (CE) a comprare una partita di vini un prezzo imposto di 15mila euro