Sciopero delle assistenti scolastiche a Fondi, il sindacato rincara la dose: “Accordo infame”

Il Comune di Fondi

Il 18 dicembre presso il Comune di Fondi si è tenuto l’incontro tra la società la cooperativa EDUFOP e i dirigenti dei Servizi sociali del Comune, riferito alle attività di assistenza ed inserimento scolastico e sostegno alla disabilità.

La EDUFOP, per quanto attiene alle ragioni dello sciopero indetto per il 21 dicembre e vagliato dalla Commissione di Garanzia sul diritto allo sciopero nei servizi essenziali, non ha ritenuto di recedere dal proprio atteggiamento nei confronti delle dipendenti, permessi non retribuiti in caso di assenza dell’utente, nonostante il Comune preveda il pagamento delle 20000 ore annue previste dalla gara di appalto e assegnate ad utente”. Lo ha scritto martedì Patrizio Cacciotti, dell’esecutivo nazionale Usb Privato.


La EDUFOP, continua a perseguire la via di un accordo peggiorativo del C.C.N.L. ad essi concesso dalla CGIL, che consiste alla possibilità della cooperativa di rendere flessibili i parametri orari delle dipendenti, decurtando di fatto il diritto al mantenimento del livello retributivo delle stesse, l’accordo consente inoltre alla EDUFOP di pagare le retribuzioni il secondo mese successivo a quello lavorato, (esempio la retribuzione di dicembre viene pagata il mese di febbraio), tale infame accordo consente alla cooperativa di tenere in pugno le dipendenti sia per le ore di lavoro pro-capite, sia sull’uso indiscriminato del diritto alle ferie. La USB ha indetto per queste ragioni l’astensione dal lavoro per sciopero il 21 dicembre“.

L’amministrazione era rappresentata dal settore Servizi sociali dalla dottoressa Tommasina Biondino, Dirigente I° Settore, dottoressa Giuseppina Anna Valerio, responsabile dei Servizi Sociali e dalla dottoressa Stefania Bruni, referente del Servizio di Assistenza scolastica Specialistica.

“La dottoressa Valerio – hanno spiegato dal sindacato – conferma che fino ad oggi le ore previste da Capitolato di appalto sono sempre assegnate e svolte dal personale EDUFOP, per cui non risulterebbero differenze tra quanto lavorato e quanto programmato per ciascun utente, qui la domanda nasce spontanea: se l’Ente asserisce questo, per cui non abbiamo ragioni per dubitarne, l’unica domanda rimane ‘quando un utente per ragioni diverse non si reca a scuola e alla propria assistente viene posta fruizione delle proprie ferie le ore che in ogni caso il Comune eroga chi ne beneficia’?

E’ per casi come questi, oltre agli infami accordi sottoscritti, che è intenzione della USB di impugnare di fronte alla magistratura – continua Cacciotti – alle lavoratrici oltre ad avere un contratto limitato a circa 9 mesi annui, sono costrette a ricorrere all’utilizzo delle proprie ferie per coprire i periodi in cui gli utenti sono assenti, perdendo di fatto ulteriore reddito.

Il sindacato unitamente alle lavoratrici, a fronte dell’impegno assunto dal Comune per voce della dottoressa Valerio (eventualmente su richiesta dell’Ente Appaltatore, il Comune si riserva di verificare, in caso di sospensione delle attività didattiche, l’opportunità di erogare il servizio in forme alternative, fermo restando il monte ore ed il periodo di attività del Capitolato) sospende lo sciopero ma non le ragioni che lo hanno determinato continuando sul terreno di confronto al fine di ripristinare il sacrosanto diritto delle lavoratrici alla serenità operativa nell’interesse degli utenti”.