Nuovamente sotto accusa il carabiniere di Itri Francesco Suprano. Dopo essersi visto archiviare la propria posizione, nella nuova inchiesta sull’omicidio di Serena Mollicone, l’appuntato pontino, all’epoca dei fatti in servizio ad Arce e ora a Rieti, è stato di nuovo indagato, con l’accusa di favoreggiamento. Per il procuratore capo di Cassino, Luciano D’Emmanuele, e il sostituto Maria Beatrice Siravo, il militare avrebbe saputo della presenza in caserma di Serena il giorno della scomparsa e, per motivi ancora da chiarire, l’avrebbe sempre nascosto.
Gli altri indagati sono, con l’accusa di concorso morale nell’omicidio e nell’istigazione al suicidio del collega Santino Tuzi, il luogotenente Vincenzo Quatrale, e, con le accuse di omicidio e occultamento del cadavere, l’ex comandante della stazione dell’Arma di Arce, il maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Anna.
Secondo gli inquirenti, il 1 giugno 2001 la diciottenne sarebbe stata aggredita in un appartamento in disuso della caserma, nel piccolo centro in provincia di Frosinone, le sarebbe stata fatta sbattere con violenza la testa contro una porta e, credendola morta, dopo essere stata portata nel boschetto dell’Anitrella, tra sterpaglie e rovi la studentessa sarebbe stata finita. Poi, fino alla nuova inchiesta, solo silenzi e depistaggi.