Ha 18 anni ed uno dei suoi sogni è quello che ragazzi della sua età possano avere uno spazio per potere imparare l’arte della fotografia senza dove affrontare spese impossibili. Davide De Giovanni è un giovane fotografo, sta imparando ovviamente ma ha già ottenuto una serie di riconoscimenti. L’ultimo è il primo premio della critica nell’ ambito del contest “Sabaudia con i miei occhi”, ideato dall’Associazione Sabaudia Culturando. Nel suo scatto uno scorcio del lago di Paola al tramonto in cui si vede la Caserma Piave anche nel riflesso sull’acqua. Abbiamo intervistato Davide che ci ha raccontato la sua esperienza.
Ciao Davide, cominciamo dall’inizio. Quando nasce la tua passione per la fotografia e qual è stato il tuo percorso fino ad oggi? “Circa due anni fa. Ricordo la mia prima foto. Ero al mare e stavo facendo pratica sui tramonti. Ero in macchina con un amico e gli ho scattato una fotografia mentre fumava una sigaretta. Da quel momento non mi sono più fermato, ricordo benissimo quel primo scatto e ci sono molto affezionato. Ho mosso i primi passi da YouTube, vedendo delle lezioni quasi per gioco. Poi ho frequentato dei corsi ed attualmente la scuola di fotografia a Roma. Quello che mi sento di dire è che bisogna scegliere bene i corsi da frequentare. Ce ne sono alcuni che costano anche molto ma che effettivamente danno ben poco di più rispetto ad un corso su YouTube o ad un libro”.
Cosa preferisci fotografare e quanto lavoro c’è dietro uno scatto? “Preferisco cimentarmi con i portrait. E’ davvero la realtà che passa attraverso i tuoi occhi, è la tua prospettiva rispetto al mondo che hai davanti. Anche la fotografia paesaggistica è molto interessante ed anche molto laboriosa. Ci vogliono tanto tempo e anche un’attrezzatura adeguata. Molto importante anche per quanto riguarda solo l’aspetto prettamente lavorativo è tutta la post produzione. Da un lato c’è la possibilità di imparare ad usare programmi specifici dall’altro è la fase che può determinare lo stile di un fotografo. Vi è mai capitato di riconoscere un artista da un suo lavoro? A me sì e questo è un traguardo importante da raggiungere che riguarda sia la fase dello scatto vero e proprio che la post produzione”.
Abbiamo accennato all’aspetto lavorativo. E’ difficile vivere di fotografia? “Tanto per cominciare bisogna andare per gradi partendo dal presupposto che c’è sempre da imparare. Comunque sì non è semplice. Io sono partito da un’attrezzatura base ma poi nei mesi, lavorando ho potuto acquistarne altro. Attualmente lavoro spesso nei locali, mi occupo anche di feste, di grafica e così via. Ho una collaborazione anche con un’agenzia fotografica di Roma. Da un lato è per me un passaggio necessario per investire in nuova attrezzatura da un altro è anche esperienza perché continuamente si lavora con le persone e si conoscono location diverse. A Sabaudia la città in cui vivo non è difficile per quanto riguarda il posto perché c’è davvero tutto. Il mare, il bosco, la campagna, l’ambiente è meraviglioso ma non sempre questo lavoro viene rispettato soprattutto se sei giovane. E’ difficile vivere di fotografia ma chissà…”
E allora quali sono i tuoi sogni? “Mi piacerebbe lavorare nel settore della moda ma non solo. Penso anche a come sarebbe avere un’attività nella mia città. Lo spazio che mi piacerebbe realizzare è un luogo in cui giovani fotografi possano accedere a corsi di formazione senza sostenere costi esorbitanti. Una sorta di scuola che allo stesso tempo comprenda una vera e propria attività commerciale, un progetto condiviso da fotografi più esperti”. Insomma Davide pensa alle possibilità che un settore come la moda gli darebbe partendo dai viaggi. Ma allo stesso tempo vede nella sua città del potenziale e la possibilità che la fotografia, come è stato per lui, diventi una risposta per molti ragazzi. E allora in bocca al lupo al giovane fotografo.
Un’iniziativa che ha premiato chi ama la fotografia. Attraverso il contest “Sabaudia con i miei occhi”, sono state selezionate direttamente dai cittadini e più in generale da chi ama Sabaudia 12 foto pubblicate in un calendario. La giuria, tra i 12 autori degli scatti più votati, ha decretato vincitori del contest Alessio Pavani (1° classificato), Pasquale Magliocchetti, Andrea Franzè e Vincenzo Bamundo (2° classificati ex aequo), Michele Cuciniello (3° classificato). É stato assegnato, inoltre, il premio della critica a Davide De Giovanni (1° classificato), Stefano Paolillo (2° classificato) e Simone Varsalona (3° classificato). La particolarità dell’iniziativa promossa dall’associazione Sabaudia Culturando presieduta da Ilaria Pallocchini è proprio questa. Il calendario nasce in sostanza tra la gente, scatti che raccontano la città fatti da chi la vive. Ed il successo è stato immediato tanto che il calendario è arrivato alla seconda ristampa. Ma non è tutto. Da giorni sui social proliferano foto di persone con il calendario. Si tratta dell’iniziativa #IoHoSceltoSabaudia con cui decine di cittadini hanno deciso di promuovere il territorio. Basta una foto con il calendario, sulla pagina dell’associazione Sabaudia culturando ce ne sono già diverse. Le foto possono essere quindi anche questo, una vera e propria dichiarazione d’amore al territorio.