Formia, lavori a via Tullia: “L’area di Mola è sporca e piena di rifiuti”

“Sono iniziati i lavori della pavimentazione di via Tullia e conseguente pedonalizzazione – si legge in un post sulla pagina Facebook del gruppo Partito Democratico Formia Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana”.

Nella via Abate Tosti, già destinata a ZTL, potranno entrare gli autorizzati attraverso via dei Provenzali e Ponte di Mola. E’ il primo passo verso la pedonalizzazione del centro storico di Mola. Eppure si solleva il variegato teatro dei distinguo e dei mugugni.


C’è chi afferma che i lavori distruggeranno la sottostante via Appia che, se effettivamente passa lì sotto, è almeno ad un metro sotto il piano stradale. Non parliamo della tiritera che finisce in Mola: lascia-mola così, creia-mola così, riprendia-mola insieme, prendia-mola a ride, difendia-mola, amia-mola. Tutto nasce da una foto malevola fatta ad un paio di cartacce e una sedia senza pianale ( e non c’erano assolutamente materassi o altre amenità abbandonate). Vorrei suggerire un sommesso: finia-mola con un successivo faccia-mola!

Chiaro era il riferimento ad una manutenzione e all’igiene dei suoli che difettano. E’ vero, quell’area non viene pulita ogni giorno.

E’ vero anche che in tutta l’area di Mola (ma non solo) i festanti frequentatori serali delle eccellenze, spandono bottiglie, bicchieri, lattine ed altri rifiuti. Capita anche nelle traverse di Via Tosti che, oltre ai rifiuti, arriva anche il vomito di chi dà di stomaco (dal produttore al consumatore e direttamente alla strada). E talvolta devono essere succhi gastrici potenti perchè, malgrado la pioggia, i segni restano lì per diversi giorni.

Chi ci vive, oltre ad effettuare segnalazioni a FRZ, è costretto a smaltire rifiuti e rivolgere inviti ai nobili frequentatori di non gettare mozziconi a terra e di non abbandonare bottiglie e bicchieri (la destrezza “del rifiuto nascosto” accade anche nella via Vitruvio). Sarebbe utile promuovere delle campagne di sensibilizzazione per non abbandonare i rifiuti e sono convinto che la collaborazione dei residenti e delle attività commerciali sia indispensabile per il decoro e l’igiene dei suoli pubblici (oltre che per quelli privati). Ad esempio si potrebbe aggiungere al costo di una bibita un tot da restituire al momento della resa dei contenitori (bottiglia e bicchiere). Sarebbero d’accordo le imprese? Sarei curioso di sapere cosa ne pensano.

Francesco Carta”