Su iniziativa di Trenitalia S.p.a. si sta sviluppando, in tutto il Paese, il recupero dei vecchi tracciati ferroviari dismessi da riutilizzare come percorsi ciclo – pedonali di straordinaria suggestione ambientale, utilizzando allo scopo anche i manufatti presenti sul territorio comprese le case cantoniere.
Un progetto rilevante che si inserisce in una più diffusa politica di rilancio turistico da parte delle Regioni e dei Comuni che stanno attuando politiche di sostegno a valere sui finanziamenti Comunitari, Nazionali e Regionali.
Trenitalia ha completato la mappatura dei percorsi tra i quali è inserito quello relativo alla ferrovia dismessa Albano -Cori -Sermoneta -Sezze -Priverno Sonnino con diramazioni ciclabili verso il Lago di Giulianello, l’Oasi di Ninfa, l’Abbazia di Valvisciolo, l’Antica Norba, l’Abbazia di Fossanova, i Gricilli, l’Abbazia e il Polo Archeologico di Fossanova fino ai centri storici di Roccamassima, Bassiano e Roccagorga.
Si consideri che Trenitalia, a differenza del passato, concede a uso gratuito le aree di sedime di proprietà demaniale ai Comuni che ne fanno richiesta. Un progetto che qualche anno addietro la Comunità Montana in accordo con i Comuni interessati elaborò con Fondi Comunitari dimostrando che negli oltre 70 km del percorso è possibile tracciare i percorsi che peraltro si collegano a quanto già realizzato, ad esempio, dal Comune di Sermoneta dalla stazione ferroviaria fino all’area di Monticchio e l’Oasi di Ninfa. Per ragioni di varia natura non si riuscì a dare corpo alle aspettative del territorio considerando che oggi il progetto è pienamente inserito ad esempio, nel Contratto di Fiume sottoscritto da tutti i Comuni interessati che punta sullo sviluppo della vie d’acqua, dei percorsi equestri, della Via Francigena, delle vie del verde, degli itinerari archeologici e storico-culturali e così via.
Giova richiamare in questo contesto la enorme potenzialità offerta Treno Bici che in 40 minuti
collega Roma a Latina e Sermoneta Scalo. Con questi presupposti la Comunità Montana intende avviare da subito un confronto con la Regione Lazio e i Comuni del Comprensorio Lepino per rivitalizzare e aggiornare quel progetto offrendo nuove e originali forme di turismo eco-compatibile che in alcune zone del nostro Paese e in tutta Europa è fonte di attrazione, di lavoro e di investimenti pubblico-privati.