Fondi, “fiere parallele” e mercatini: richiesta di accesso agli atti

Le polemiche suscitate nei giorni scorsi a seguito degli incidenti accaduti nella cosiddetta ‘fiera parallela’ di Sant’Onorato, ma anche le precedenti polemiche sollevate dalla nostra associazione in occasione della fiera di San Pietro e Paolo ci inducono a capire ed a vederci chiaro su tutto”. Lo dicono dall’associazione Imprese Oggi. 

“Aldilà degli aspetti di cronaca, dai quali a nostro avviso emerge la correttezza del comportamento del Comando di polizia municipale per aver tentato di contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale durante la fiera, emerge sempre di più il caos generato dall’incertezza degli atti amministrativi.


Marrigo Rosato, segretario generale dell’associazione

Per quanto alla ‘fiera parallela” di Sant’Onorato vorremmo capire come mai la delibera di autorizzazione della stessa sia stata pubblicata solo poche ore prima della fiera e come mai i partecipanti al mercatino dell’antiquariato e modernariato non abbiano dovuto soggiacere agli stessi obblighi degli ambulanti che hanno partecipato alla storica fiera. E’ bene ricordare che ogni ambulante titolare di posteggio ha dovuto versare mediamente circa € 300 a titolo di Cosap e Tari mentre gli operatori della fiera parallela soltanto € 20/30. Come mai questa evidente disparità? Certo i metri quadri sono diversi, ma qualcosa non torna.

Per quanto alla fiera di San Pietro e Paolo vorremo capire come sia stato possibile che un alto numero di operatori ambulanti (circa 50) che avevano fatto regolare domanda di partecipazione siano stati poi esclusi dalla stessa pura avendo effettuato i versamenti a titolo di diritti di istruttoria (€ 50 ciascuno), oltre ai bolli. Nessuno di essi ha avuto il rimborso e quindi il Comune ha incassato soltanto da costoro circa € 2.500, se non di più. Vorremmo capire inoltre come mai questa che doveva costituire la nascita di un altro evento fieristico per generare flussi di cassa da spalmare a favore dei contribuenti fondani – abbassando di anno in anno le tariffe Cosap e dei passi carrabili – sia stata poi tramutata in una specie di notte bianca di cui non è noto se i partecipanti abbiano soggiaciuto agli stessi obblighi degli ambulanti pur avendo versato una quota di partecipazione agli organizzatori. Ci domandiamo, infatti, se gli organizzatori dello ‘sbaracco’ versarono i costi di occupazione di suolo pubblico e Tari come fecero gli ambulanti. E posto che li abbiano versati, vogliamo adesso capire quali tariffe furono applicate e per quanti metri quadrati.

Ma ciò che non torna è sicuramente l’atteggiamento complessivo dell’amministrazione comunale di Fondi verso gli operatori ambulanti sia delle fiere che dei mercati, che vengono considerati soltanto come dei limoni da spremere e sui cui ritiene di applicare, in modo vessatorio, ogni forma di prelievo (sia con i diritti di istruttoria che con il canone). Essi, come diciamo noi, servono solo per fare cassa. Ma adesso è arrivato il momento di vederci chiaro e nei prossimi giorni protocolleremo una dettagliata richiesta di accesso agli atti”.