“Se si potesse scegliere un momento per immortalare l’ipocrisia di questa amministrazione comunale nei confronti di Acqualatina, certamente l’incontro di ieri tra il sindaco Bartolomeo e l’amministratore delegato della società Raimondo Besson sarebbe perfetto. Un mix di sottomissione, incapacità e complicità da far indignare ogni singolo cittadino rappresentato dall’uno e non meritevole neanche della minima solidarietà e rifornito (magari) di acqua dal secondo”. Lo dice, per bocca del consigliere provinciale e capogruppo a livello locale Pasquale Cardillo Cupo, la civica “Idea Domani”.

“Dallo stesso comunicato stampa emanato dal sindaco si evince la pochezza e la debolezza del Comune dinanzi all’ente gestore; nelle ultime settimane infatti il sindaco con comunicati stampa rivolti ai propri cittadini ha fatto finta di svolgere la parte del leone contro la pessima gestione di Acqualatina, annunciando anzitutto una diffida nei confronti dell’ente idrico per un atto a nostro modo di vedere molto grave come quello da parte del gestore di dichiarare l’inizio dei lavori per l’installazione dei dissalatori nonostante la città e il consiglio comunale abbiano chiaramente detto no.
Un atto di prevaricazione e negazione della democrazia che avrebbe dovuto rappresentare la primissima contestazione di fronte ai vertici della società mista.
In secondo luogo è stato lo stesso Bartolomeo a etichettare come “atto di gravità inaudita” l’inquinamento – o presunto tale – certificato da una task force interforze sul Rio Santacroce per mano di Acqualatina.
Ebbene, anche su questo secondo punto il sindaco non ha fatto sentire la sua voce, chiesto spiegazioni o chiarimenti all’amministratore delegato: nulla. Dal comunicato emerge come non sia stato proferito verbo su quanto sta accadendo: è notizia di ieri che a Vindicio ci sono case che da quattro giorni sono senza una sola goccia d’acqua.
Insomma una totale sottomissione se non complicità di cui avevamo già il presentimento ma che ci viene confermata dal comunicato stampa dello stesso sindaco.
Siamo oramai a novembre e ancora manca l’acqua: è ora di dire basta e che il sindaco inizi a fare gli interessi dei cittadini con atti concreti e non solo con spot propagandistici, anche a costo di pagare dazio alla sua rabberciata maggioranza, evidentemente poco interessata agli interessi dei cittadini”.