Il circolo “Piancastelli-Diana”: “Il monopolio di Paola Villa sul tema dell’acqua”

La polemica di Paola Villa è talmente misera che andrebbe lasciata cadere ma non si può, e non per un nostro risentimento ma semplicemente perché il tema, di cui si discute, è talmente serio da non meritare un approccio (da parte sua) di così basso profilo.

Abbiamo promosso, come Partito Democratico Circolo ‘Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana’ – dice Francesco Carta –  la conferenza stampa di sabato scorso sul tema dell’acqua. Abbiamo invitato il professor Giuseppe Sappa, l’assessore Claudio Marciano, il sindaco Sandro Bartolomeo (sostituito dall’Assessore Tallerini).


Il professor Giuseppe Sappa, consulente del Comune di Formia, e l’assessore Claudio Marciano hanno accettato di intervenire alla nostra iniziativa. Sappa viene appellato, da Paola Villa, come ‘assoldato’ che letteralmente significa ‘Assumere soldati mercenari; estens. pagare qualcuno perché compia un’azione illecita; estens. prendere qualcuno al proprio servizio’ (Dizionario della Lingua Italiana). Nel tentativo di correggersi, aggrava ancor più la sua espressione perché testualmente specifica così: ‘Il termine assoldato’ non è offensivo nei confronti del professore, evidenzia una ‘pratica politica’ dalla quale io e spero tutti coloro che intendano in futuro fare politica in questa città, si vogliano allontanare, ossia usare soldi pubblici per pagare un esperto e poi i risultati dell’indagine condividerla non con la città, ma tramite il ‘mio partito di riferimento’ fare una conferenza stampa. L’esperto, ha detto bene Enrico, è stato chiamato dal Comune e non dal PD di Formia.

Dunque abbiamo chiesto al  professor Sappa di intervenire alla nostra conferenza stampa, come avrebbe potuto fare (avendone il sacrosanto diritto) qualsiasi altro gruppo consiliare o forza politica (o associazione di categoria) operanti nel territorio di Formia. Per questo fatto veniamo addirittura indicati come utilizzatori di ‘soldi pubblici pagati ad un esperto che condivide l’indagine non con la città ma con noi del PD’.

Una conferenza stampa fatta alla luce del sole, aperta al pubblico, alla quale chiunque avrebbe potuto partecipare e porre domande, dà la stura a dei contorsionismi polemici che nulla hanno a che vedere col tema dell’acqua e la necessaria condivisione per risolvere un problema così complesso e di così straordinaria importanza.

Il problema vero è che Paola Villa non sopporta che il Partito Democratico o alcuni suoi dirigenti, possano intervenire su di un tema di cui solo lei avrebbe titolo a parlare. Così facendo il tema non è più quello drammatico della siccità e della crisi idrica ma del dare addosso al PD, senza darsi contezza né della posta in gioco, né della complessità del tema e neppure di quanto sia necessario aggregare, unire, condividere per aspirare al governo della città. Eppure il nostro appello alla conferenza stampa pubblicato il 20 Ottobre era stato chiaro. Ne riportiamo uno stralcio: ‘(La crisi idrica e climatica) E’ un fatto di straordinaria importanza che non può e non deve essere immiserito da inutili polemiche. Nessuno (di noi) sale in cattedra, nessuno ha l’imprimatur della scienza e delle soluzioni. Possiamo solo acquisire dati, informazioni, competenze, mettere a confronto le diverse esperienze ed indirizzare le scelte per rispondere al meglio a quanto sta accadendo nella nostra vita’”.