Ladro ucciso a Latina, in attesa di risposte da autopsia e indagine balistica

Indagini serrate alla ricerca di risposte. Chiarimenti che devono arrivare da risultanze scientifiche per comprendere cosa sia realmente accaduto nel pomeriggio di ieri, 15 ottobre, nell’abitazione a pian terreno di via Palermo, dove si erano intrufolati tre ladri per mettere a segno un colpo e uno dei tre è morto, raggiunto da due colpi di pistola esplosi dall’avvocato Francesco Palumbo.

Dopo aver a lungo ascoltato il legale che materialmente ha sparato contro i ladri, la Questura aveva ipotizzato il reato di eccesso colposo di legittima difesa, mentre la Procura ha ritenuto di iscrivere nel registro degli indagati l’avvocato Palumbo per il reato di omicidio volontario.


Ma le attività investigative vanno avanti.

Già nella mattina di mercoledì, precisamente alle 12, il medico legale Tommaso Cipriani, nell’ospedale “Goretti” di Latina, svolgerà l’esame autoptico sul corpo del 41enne, Domenico Bardi, attinto dai due colpi di pistola e trovato cadavere nel giardino di via Palermo domenica pomeriggio. Un’indagine alla quale presenzieranno i periti nominati dalla difesa – rappresentata dagli avvocati Luca Melegari e Leone Zeppieri – e dai familiari del Bardi.

Esame al quale si sommerà un’indagine balistica che dovrebbe dare risposte su traiettorie e distanza al momento dell’esplosione dei colpi. Insomma verifiche che verranno evidentemente messe in correlazione con le dichiarazioni rese dall’avvocato Francesco Palumbo che ha sostenuto di aver sparato in aria per far scappare i ladri non avendo avuto intenzione di uccidere, ma avrebbe agito per paura quando ha notato che uno dei tre infilava le mani in tasca come a voler prendere un’arma.

E ancora stamattina gli uomini della Scientifica e della Mobile di Latina sono tornati sul luogo in cui si è consumato il delitto e hanno rinvenuto altri bossoli in giardino e uno in casa di una vicina.

Tutto questo mentre se da una parte l’avvocato Palumbo appare estremamente prostrato e provato per essersi reso autore di un omicidio, dall’altra la famiglia del Bardi chiede giustizia per il suo congiunto.